Ai degenti vengono somministrati pranzi completi, regolarmente confezionati, sigillati ed etichettati nelle cucine del nosocomio, dalla ditta affidataria del relativo servizio di preparazione e confezionamento. Ed ecco la mia amara constatazione.
Il numero di preparazione e consegna dei pasti non segue le vicende organizzative dei singoli reparti, con conseguente astensione da parte dei pazienti dal consumo di pasti nei giorni immediatamente precedenti e/o successivi agli interventi. Cosicché accade che si accumulino disponibilità di pasti non consumati che vengono cestinati.
Vorrei quindi sommessamente segnalare alla direzione ospedaliera l’opportunità di organizzare, ad ogni ritiro delle predette somministrazioni alimentari, la raccolta ordinata di quanto ancora tranquillamente consumabile, per destinarlo alle mense cittadine che dovranno provvedere al ritiro, mense ormai al collasso per le innumerevoli richieste da parte di cittadini, tra i quali spiccano i “nuovi poveri”: gli esodati, i perdenti posto, i licenziati, i separati e le tantissime persone cui la vita ha riservato poca fortuna.
Spero e sono certo che la direzione qualcosa farà e che la mia segnalazione non resti inascoltata e che invece produca qualcosa di utile per il prossimo“.