È la richiesta – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – che l’associazione Memoria in Movimento insieme a diverse associazioni presenti su tutto il territorio provinciale di Salerno ha avanzato ai consiglieri e alle consigliere comunali.
«La città di Salerno storicamente ha sempre dimostrato nella concretezza e con atti formali il proprio interesse affinchè il mare Mediterraneo fosse un mare portatore di pace e di cultura e la stessa area del medio oriente come un’area di convivenza pacifica tra i popoli e un “bacino” di sviluppo e di crescita – hanno dichiarato dall’associazione – Purtroppo questi desideri ampiamente diffusi anche tra i cittadini da voi rappresentati si scontrano con la triste realtà: una totale disumanizzazione e atti e genocidi indescrivibili.
Il vile attacco terroristico di Hamas e dei suoi “satelliti” dello scorso 7 ottobre non ha, né può avere, nessuna giustificazione né comprensione. Parimenti la cosiddetta risposta del governo Israeliano è indegna, è un crimine che non risolve né aiuta a risolvere l’annosa questione del conflitto israele/palestina».
Sulla strada appunto delle risoluzioni politiche e dei riconoscimenti reciproci dei diritti dei due popoli l’amministrazione comunale di Salerno, nella sua interezza sia di giunta che del consiglio, si è sempre caratterizzata su questo solco e ha un trascorso storico di rilievo su questo da decenni. «Oggi che viviamo in un drammatico scenario internazionale e in un contesto storico completamente diverso dai precedenti anche per una oggettiva debolezza della diplomazia e delle strutture internazionali, la voce di tutti, a partire dagli organi comunali, è fondamentale affinchè si possa in qualche modo aiutare gli sforzi di chi, partendo dalla voce autorevole del Papa, invoca appunto la pace», hanno aggiunto dall’associazione chiedendo di portare in consiglio comunale una proposta formale di deliberazione comunale e aderire alla giornata per la Pace il prossimo 10 dicembre.
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