Qui sono stati accolti – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online dal Direttore del MOA Marco Botta con il quale il Garante ha avuta una collaborazione finanziata inizialmente dalla Regione e successivamente da Casse delle Ammende, per accogliere tre detenuti del carcere di Eboli per progetti di pubblica utilità.
In seguito, il Garante ha visitato l’Istituto dove erano presenti il Consigliere Francesco Picarone, il Consigliere Andrea Volpe e il Presidente della Commissione delle Aree Interne della regione Campania Michele Cammarano.
La Direttrice dopo un primo saluto ai suoi ospiti ha affermato: “L’Istituto a Custodia Attenuata per il Trattamento della Tossicodipendenza concretizza quella che è la funzionalità rieducativa della pena, tramite diversi percorsi formativi per l’inclusione socio-lavorativa dei detenuti.
L’istituto accoglie una comunità di 45 detenuti, di cui 8 sono all’art.21 o.p. all’esterno, un’utenza già filtrata da altri istituti, quindi soggetti che risultano già svincolati dalle dipendenze.
All’uscita del carcere il Garante campano Ciambriello ha dichiarato: “Ho parlato con i detenuti e visitato i lavoratori di panetteria e pizzeria potendo gustare le loro prelibatezze. L’esperienza dell’ICATT di Eboli va rafforzata, promossa, difesa. Si tratta di un luogo dove i metodi educativi, di inclusone sociale, gli spazi, le relazioni ma anche l’inserimento e l’integrazione con il territorio sono all’avanguardia.
Guai ad ipotizzare solo lontanamente di poter chiedere le finestre e le porte di questa esperienza. Si tratterebbe di un gesto e di un provvedimento di retroguardia”.