Il gip lucano si era opposto a una prima richiesta di archiviazione da parte della Procura dopo le memorie della difesa che aveva richiesto ulteriori accertamenti. Secondo l’allora fidanzato Antonio Capasso, l’ultimo a vederla viva, la giovane si sarebbe suicidata dopo un litigio dovuto alla gelosia. A questa versione dei fatti non hanno mai creduto i familiari e l’avvocato difensore Renivaldo Lagreca.
Lo stesso avvocato ha commentato che le ulteriori indagini messe in atto in questi mesi. “Formalmente sono state fatte ma nulla in concreto. Sono state disattese le nostre richieste. Dal punto di vista balistico, per verificare la traiettoria della caduta, non sono stati messi in atto verifiche sul posto o concrete per comprendere come Dora sia precipitata. Anche dal punto di vista di ulteriori controlli fisici, gli stessi medici che hanno proceduto all’autopsia hanno solo confutato le nostre richieste”.
Fonte Giornale del Cilento
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