Sarebbe il caso che nello spogliatoio riservato alla Salernitana qualcuno scrivesse a caratteri cubitali la frase di Giovanni Falcone: “Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una sola volta”.
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Incredibile ma vero! Riservare tre quarti di pagina di un quotidiano al debutto al teatro Verdi di un noto attore-comico significa praticare l’informazione di tantissimi anni fa quando le strade cittadine venivano illuminate dai lumi a petrolio.
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Dopo l’orrendo omicidio di Giulia Cecchettin e la cattura del suo carnefice Filippo Turetta in Germania improvvisati neuropsichiatri, neurologici, criminologi hanno individuato i correttivi che dovrebbero, quanto meno, diminuire sensibilmente i femminicidi e la cultura patriarcale.
Non ho letto nè ascoltato qualcuno che abbia fatto riferimento al comportamento degli adulti come esempio da imitare. Per molti, poi, la scuola dovrebbe essere la panacea di tutti i mali e l’insegnamento a rispettare la donna.
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Tra i tantissimi “festival del cinema” che hanno ormai invaso la Campania, sostenuti da risorse economiche pubbliche, v’è chi pretende di avere in mano la soluzione per la sconfitta del femminicidio! Commenti? Non servono.
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Leggere che in Campania e segnatamente in provincia di Salerno non c’è disoccupazione significa vivere su un altro pianeta. In città abbondano i cartelli con la scritta “ cercasi personale” oppure “ cercasi addette / addetti alla vendita”. Il rovescio della medaglia sta nell’esodo di tanti giovani che hanno lasciato Salerno per trovare migliore fortuna al nord Italia o all’estero.
di Enzo Todaro