Valutata l’effettiva gravità delle condizioni di detenzione del cane, il responsabile del servizio di vigilanza del Nucleo Guardie Zoofile predisponeva un immediato sopralluogo nel sito in cui veniva segnalato il cane.
Giunti a Bellizzi, gli agenti dopo essersi portati sul luogo oggetto di segnalazione ed aver effettivamente constatato che nonostante il cane fosse detenuto all’interno di un ampio recinto, risultava privo di una qualsiasi cuccia e costretto a vivere al freddo tra escrementi e rifiuti, richiedeva immediatamente il supporto della Polizia Municipale di Bellizzi che nonostante fosse impegnata in attività di istituto, inviava tempestivamente sul posto una volante.
Dopo i primi accertamenti e la constatazione che il cane era effettivamente tenuto in condizioni critiche e senza idoneo riparo, preso atto della impossibilità di avere sul posto il medico ASL reperibile, dopo aver identificato il proprietario e dato le prime prescrizioni per rimuovere le criticità riscontrate, rimandavano le operazioni e gli ulteriori rilievi al mattino seguente.
Il giorno successivo, dopo che il medico ASL competente per territorio aveva dato le prescrizioni per adeguare l’area di stallo alla normativa vigente, gli agenti del Nucleo Guardie Zoofile AK di Salerno supportati dal personale del Comando di Polizia Locale di Bellizzi, procedevano a contestare le violazioni accertate riconducibili alla mancata microchippatura ed alle carenti condizioni igienico sanitarie in cui il cane era stato costretto a vivere per molto tempo.
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