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Comune, elezione presidente consiglio: crepe in maggioranza, due “franchi tiratori”

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L’equilibrio all’interno della maggioranza al Comune di Salerno è sempre più in bilico, soprattutto dopo il rimpasto in giunta che ha visto l’addio dei tecnici Michele Brigante e Paola Adinolfi e l’ingresso di Dario Loffredo ed Eva Avossa.

Il primo importante segnale è giunto ieri mattina – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – in occasione del consiglio comunale, con l’elezione del nuovo presidente del Consiglio.

Il nome individuato era, fin dal primo momento, quello di Angelo Caramanno che anche nel giro di consultazioni del sindaco Enzo Napoli e del suo capostaff Enzo Luciano aveva ottenuto l’ok dei gruppi consiliari che chiaramente non hanno mancato di esprimere il loro disappunto per il metodo utilizzato.

E anche questa volta, il primo cittadino si trova a fare i conti con ben due franchi tiratori. In prima votazione, infatti, una scheda bianca e un voto per Fabio Polverino, presidente della commissione Bilancio.

Peggio ancora la seconda votazione che ha visto 19 voti per il consigliere comunale, 3 voti per la vice presidente del Consiglio Pecoraro, due schede bianche e una nulla, con l’autografo del consigliere al voto.

Voti che certamente non appartengono all’opposizione: Antonio Cammarota, infatti, ha scelto la strada dell’astensione; Donato Pessolano, Corrado Naddeo ed Elisabetta Barone hanno scelto di lasciare l’aula, non condividendo il metodo utilizzato per l’elezione mentre i restanti hanno votato per la vice presidente Claudia Pecoraro.

Aria di crisi dunque all’interno della maggioranza Napoli, costretto a calmare i malumori non solo dei suoi consiglieri ma anche interni alla giunta.

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