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Privatizzazioni, due pesi e due misure: no per lo stadio Arechi, sì per gli altri impianti

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Si è riacceso il dibattito, soprattutto, sui social dopo l’ennesimo disservizio creato dall’amministrazione comunale di Salerno nella gestione degli impianti sportivi di proprietà dell’Ente e che ha costretto la Rari Nantes a disputare la propria partita del campionato di pallanuoto di serie A1, alla Scandone di Napoli, a porte chiuse, a causa del guasto alla caldaia della piscinaVitale”.

Ieri, nel corso del consiglio comunale, Rino Avella, presidente della Commissione Sport ha lanciato la proposta al sindaco di procedere alla privatizzazione degli impianti sportivi comunali alla luce delle enormi difficoltà a garantirne la manutenzione ordinaria anche per la mancanza di risorse sufficienti nelle casse di Palazzo di Città.

Una soluzione – come hanno fatto notare tanti cittadini e soprattutto tifosi della Salernitana – che stride con la decisione adottata dall’amministrazione comunale nei confronti della società granata, alla quale in sede di rinnovo è stata negata la concessione e consentita solo la convenzione per lo stadio Arechi. Tant’è vero che i lavori per la ristrutturazione dell’impianto di via Allende saranno gestiti e finanziati direttamente dalla Regione Campania.

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