L’amministrazione regionale sta continuando il lavoro positivo svolto nel 2022 sui patrimoni confiscati alla criminalità organizzata migliorando e rafforzando le azioni avviate attraverso tre obiettivi: la valorizzazione, il rafforzamento delle competenze di gestione e la re-immissione nel circuito dell’economia legale delle aziende sottratte alle mafie.
Un fattore centrale e innovativo del Piano strategico è quello di incentivare la cooperazione tra attori istituzionali e la cittadinanza attiva sui temi della cultura della legalità e la gestione dei beni confiscati.
Le risorse economiche sono allocate nel Fondo unico per i beni confiscati in attuazione del programma del 2023 in relazione a tutti quei progetti che apportino vantaggi alle comunità locali: l’inclusione, l’integrazione e l’accoglienza sociale, l’occupazione, lo sviluppo locale, i servizi al welfare, l’assistenza, la sostenibilità ambientale. Verranno sostenute, in sintesi, tutte le azioni di gestione, e contestualmente, la ristrutturazione degli immobili.
Il contributo massimo per ogni proposta delle amministrazioni locali è di 360mila euro e le domande dovranno essere inviate entro e non oltre il 30 maggio 2024.