Cibo, a Natale aumenta lo spreco (di Tony Ardito)

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Le grandi festività sono spesso fonte di un importante spreco di cibo. È quanto emerge dal sondaggio condotto da Too Good To Go – l’azienda a impatto sociale e il più grande marketplace mondiale per le eccedenze alimentari – che, in collaborazione con YouGov, ha voluto indagare sulle abitudini degli italiani a tavola proprio in occasione delle feste.

Durante le festività natalizie l’86% degli intervistati dichiara di sprecare cibo, con il 37% di questi che getta via oltre un quarto del cibo acquistato. Fra loro, vi sono soprattutto giovani nella fascia 18-24 anni che sprecano il 25% della quantità di cibo acquistata, contro il 18,5% della fascia 25-44 anni.

In base alla ricerca di Too Good To Go, 4 italiani su 10 dichiarano di avanzare maggiormente i dolci tipici, quali panettone, pandoro e torte, seguiti dal pane (35%) e dagli antipasti come salumi, stuzzichini o torte salate (25%); 6 su 10 tendono ad acquistare più alimenti rispetto al solito, a seconda della occasione e del numero di ospiti; ciononostante, quest’anno emerge la volontà di diventare dei “Good Host” attenti agli sprechi, con il 93% degli intervistati che afferma di trasformare gli avanzi in nuove ricette.

Onde evitare lo spreco prima, durante, e dopo le feste, gli italiani scelgono ad esempio di congelare gli avanzi (51%), condividere il cibo in eccesso (45%) e utilizzare ricette anti-spreco (43%). Tali accorgimenti vengono adottati in percentuali differenti a seconda della fascia d’età: i giovani tra i 18 e i 34 anni sono più inclini a condividere gli avanzi in famiglia o con amici, mentre gli over 55 tendono a congelare le pietanze in eccesso (55%).

Secondo i dati Codacons del 2022, lo scorso Natale ha visto un aumento considerevole dei prezzi degli alimenti maggiormente consumati durante le festività: rispetto al 2021 gli italiani hanno speso, 340 milioni di euro in più per pranzi e cene natalizie, con rincari che hanno interessato principalmente farine e cereali, riso, pane e pasta.

Nel corso del 2023 il rincaro generale dei prezzi e l’inflazione hanno impattato fortemente sulle nostre abitudini di acquisto, con il 43% – in base ad una precedente analisi di Too Good To Go – che ha affermato di aver ridotto la quantità di spesa per limitare gli sprechi.

Una tendenza che si conferma pure per il Natale alle porte: circa un terzo degli intervistati, pensa di ridurre la quantità di cibo da acquistare.

di Tony Ardito

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