Il beneficiario, che ha ora 75 anni, è sotto indagine – come riporta, anche in prima pagina, il quotidiano “La Città” oggi in edicola – per aver percepito indebitamente il trattamento pensionistico del padre.
Scoperta la truffa, gli investigatori hanno fatto un po’ di conti. Mese per mese, anno dopo anno, il totale della somma percepita ammonta a circa 150mila euro.
Il danno non è a carico dello Stato Italiano. Ma di un Paese dell’Unione Europa dove il padre, prima di morire, era emigrato, aveva lavorato ed era tornato a Bellosguardo per godersi il meritato riposo. Diritto che si tramanda di padre in figlio.
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