“Avevo parcheggiato la macchina per andare in albergo ed ho sentito un grandissimo dolore al petto, mi sono seduto sui gradini di questo monumento meraviglioso, ero lì ed ho detto se proprio la mia vita deve finire ora, mi faranno delle fotografie con un monumento storico dietro, ma non è andata così per fortuna perché vi sto parlando».
«Lui era medico», dice l’ex calciatore Roberto Scarnecchia, ex calciatore di Napoli, Roma e Milan e oggi chef, ha raccontato su Instagram la sua storia, «mi ha visto seduto sui gradini e mi ha chiesto se stavo bene, se avevo mangiato, gli ho detto di no, e allora ha chiamato subito l’ambulanza che mi ha portato d’urgenza al San Luca a Milano e all’1 di notte mi hanno fatto un intervento al cuore e mi hanno salvato la vita». Lì, ad attenderlo il medico salernitano Giuseppe Verolino.
«Una coronarografia, è un po’ invasiva, magari si perdono un paio d’ore della propria vita in un anno o in sei mesi, ma si valutano le condizioni. Quelle dell’infarto non sono dipese sempre dall’alimentazione, dal colesterolo, dal cuore debole ma ci sono tantissimi motivi e fare un controllo anche un elettrocardiogramma anche sotto sforzo, magari ti salvano la vita. »
A salvare la vita a Scarnecchia non solo il medico che lo ha soccorso sulle scale del Duomo ma anche il dottore Giuseppe Verolino che è stato per anni un punto di riferimento di Croce Bianca Salerno salvando tante vite umane e contribuendo, con la sua professionalità a far crescere decine di volontari. Verolino era il medico reperibile all’ospedale San Luca. E’ stato attivato verso le 11. Verolino è il medico cardiologo – emodinamista che ha operato l’uomo di notte consentendo il ristabilimento delle condizioni emodinamiche.
Fonte MilanoToday