Gli autori Garofalo e Buscemi sono entrambi Insegnanti Siciliani, della Scuola Primaria, mentre Maria De Carlo è la Presidente dell’associazione di pratiche filosofi che “Conduco un dialogo”, di Potenza in Basilicata.
Sono presentati tre racconti: il primo dal titolo “Che pasticcio…Babbo Natale”, di F. Garofalo, segue “Sir Gufy Noel e l’Albero della Contentezza” di M. De Carlo e, infine, “Il presepe di Belluno” di A. Buscemi.
Attraverso la lettura di questi tre racconti, si vuole praticare la filosofia sin dall’infanzia, e dunque, partendo dalla scuola primaria è possibile portare ad una giusta maturazione il pensiero critico dei piccoli.
Si ricorda che i bambini sono più vicini alla filosofia, perché sono ricchi di curiosità, meraviglia, e sono liberi di porre nuovi interrogativi, che non sono mai banali.
Dunque, per una maggiore consapevolezza di un modello educativo quale “Socratico”, e la massima “Gnosci te ipsum”, cioè “conosci te stesso”.
Si consiglia di regalare questo libro di testo, custodendo così nella mente dei più piccoli, l’importanza e il voler conoscere se stessi, attraverso la filosofia e il pensiero dei grandi filosofi del tempo.
All’interno del racconto della De Carlo si porta il piccolo lettore a riflettere sul significato della parola “speciale”, su cosa si intende per “spirito natalizio” e sul termine “contentezza”. Si passa, poi, al sentimento della prigione dell’anima e come liberarla.
Una narrazione lineare capace di entrare all’interno delle parole, e immaginare lo spazio della scena, che si compara al discorso e al dialogo tra due o più persone, come insegna il maestro Socrate.
Con l’augurio che il lettore possa diventare ed essere paragonato ad un filosofo, si invita a leggere questo libro, in questo bellissimo tempo dell’anno capace di farci conciliare il focolare con la lettura dei racconti di Natale.
Ricordando che: “per viaggiare lontano, non c’è miglior nave di un libro”. (E. Dickson)
FEDERICA CORBISIERO
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