Ecco alcuni dei passaggi più significativi. A cominciare dal rapporto con l’ex allenatore Pauolo Sousa.
“Aveva ragione Iervolino, con Sousa – ha detto De sanctis – era diventato un amore viziato. Pensavo si potesse ricucire, quel meccanismo virtuoso era saltato: la conferma sta nei tre punti in otto gare tutto sommato agevoli, negli infortuni e nelle conferenze stampa avvelenate che hanno reso complicata anche la gestione ambientale”.
Un passaggio significativo il ds l’ha fatto anche sulla mancata cessione, a fine agosto, dell’attaccante granata Boulaye Dia: “Qualcuno mi chiede: perché acquistarlo? Ma è stato il nostro centravanti principe, sedici gol alle spalle di Osimhen e Lautaro Martinez.
Poi all’ultimo giorno di mercato, quando pur volendo non avremmo potuto far nulla per sostituirlo, spunta un’offerta irricevibile ed offensiva dall’Inghilterra per averlo in prestito: cosa avrebbero detto di noi, o anche solo di me, se avessi compiuto quell’operazione?”.
Infine sul rapporto con il presidente Danilo Iervolino: “Chi potrebbe essere felice di un ultimo posto in classifica? Però mi tengo caro questo rapporto con un manager moderno che trasmette concetti utili pure in futuro.
Lui come me sa che possiamo farcela. Però, e lo sappiano i ragazzi, soprattutto quelli che riteniamo i nostri leader, non abbiamo più tempo: noi siamo ancora quelli dei 42 punti”.
Sig. De Sanctis, nessuno le recrimina di aver acquistato Dia ne per non averlo ceduto. Quello che ci ha deluso è stato l’aver speso non so quanti milioni per dei giocatori che neanche in B li vogliono. Il non aver rafforzato una difesa da 60 goal a campionato, per non essere in grado di tenere uno spogliatoio. L’aver portato un allenatore che in serie A ha sempre fallito. Il suo lavoro é stato deludente. Sousa é stato esonerato perché diceva che la squadra non era competitiva ed ha fatto un ritiro con pochissimi uomini…
Il fatto che questo signore sia ancora qui è una conferma della mancanza di piani o ambizione del signor Iervolino. Sousa chi l’ha preso? De Sanctis. Chi ha speso 70 milioni in due anni per prendere bidonissimi come Pirola, Bradaric, Daniliuc, Bronn, Sambia e molti, ma molti altri? De Sanctis. Il fatto che questo signore nonostante il totale fallimento e la chiara incompetenza per svolgere il ruolo di DS ancora faccia dichiarazioni che trapelano un imbarazzante egocentrismo, è il simbolo di una società completamente allo sbando. Un presidente serio lo avrebbe mandato via dopo la partita di Coppa Italia contro il Parma la scorsa stagione. Finisca presto questa stagione, poi Iervolino dica cosa vuole fare da grande: al momento non c’è grande differenza tra lui e Lombardi e De Sanctis è peggio di Acri. Lasciare fare il mercato a questo signore a Gennaio è sinonimo di retrocessione certa.