Presenti alcuni studenti che frequentano l’IC “Vairo” di Agropoli con alcune docenti. A loro è stato consegnato il primo cartello che verrà affisso nell’edificio scolastico agropolese.
«Sapere per chi subisce violenza di genere che c’è una possibilità di aiuto è una cosa molto importante. Può sembrare una cosa banale l’affissione di cartelli con il numero 1522, ma riteniamo invece che la sua ampia diffusione possa diventare qualcosa di significativo. Continueremo, in adesione anche alla campagna di sensibilizzazione lanciata dal Ministero delle Pari opportunità, a lavorare su questo particolare e delicato tema» è stato il commento del sindaco Roberto Mutalipassi.
«Si tratta di una ulteriore prova di sensibilità e di presenza sul territorio. – ha dichiarato Elvira Serra, presidente della commissione Politiche giovanili e presidente dell’associazione AMI – Ricordo quando partì il numero salvavita 118, all’inizio pochi ci credevano e poi è diventato di uso comune. A volte non ci si sente sicuri nei luoghi in cui si dovrebbe esserlo.
La scelta di consegnare il primo cartello ai ragazzi di classe terza delle scuole medie con su impresso il numero 1522 è molto significativo in quanto loro il prossimo anno si troveranno alle scuole superiori e potranno fin da ora divulgare quello che può diventare un numero salvavita. La violenza di genere ormai è sempre più spesso dilagante anche in una popolazione giovane. La rabbia troppo spesso si traduce in un sentimento di violenza, un malessere che se non fermato per tempo può diventare qualcosa di molto negativo. La vera forma di amore è collaborare all’aiuto, questo numero deve diventare cultura permanente».
E’ seguito poi l’intervento di una delle docenti dell’Istituto “Vairo”, Antonella Di Marco: «Il nostro Istituto è sempre attento alle problematiche di tipo sociale. Il lavoro in sinergia tra scuola, enti, Istituzione, famiglia può portare i frutti sperati». La mattinata è stata inoltre occasione per presentare l’assegnazione da parte dell’Amministrazione comunale di un immobile confiscato sito in località Madonna del Carmine alla coop sociale PRISMA, che si occupa di contrastare le varie forme di dipendenza.
«E’ l’ennesima dimostrazione – ha affermato il sindaco Roberto Mutalipassi – dell’impegno dell’Amministrazione verso le diverse tematiche sociali. E’ la seconda assegnazione che facciamo: solo qualche mese venne destinato un altro immobile confiscato ad un’associazione che si occupa di disabilità. In questo caso invece si parla di fornire un ausilio per le diverse tipologie di dipendenza che ovviamente non conoscono classi sociali, età, sesso. E’ particolarmente importante avere un presidio sul territorio e ringrazio sin da ora la coop per il contributo che potrà dare».
«Una delle costanti della lotta alla criminalità – ha dichiarato il vicesindaco e assessore alle Politiche sociali Maria Giovanna D’Arienzo – è il recupero delle sostanze patrimoniali accumulate attraverso illeciti. La legge 109/1996 sancisce l’utilizzo di beni per finalità sociali. Attraverso un monitoraggio dello sportello antiviolenza presente anche ad Agropoli, l’Amministrazione ha deciso di destinare un immobile presente nel patrimonio indisponibile ad un ente del terzo settore il quale attraverso un punto di ascolto e orientamento accoglierà le famiglie con problematiche di uso e abuso di sostanze stupefacenti, alcool, gioco compulsivo, mondo digitale. Le famiglie sono impreparate ad affrontare tali problematiche, da qui si è resa necessaria l’esigenza di uno sportello che potesse dare ausilio attraverso percorsi strutturati gestiti da esperti».
«Sono entusiasta per l’attivazione di questo sportello che potrà essere riferimento per il comprensorio cilentano. La coop PRISMA si occupa delle problematiche legate alle dipendenze da oltre 20 anni in collaborazione con il dott. Baselice, che è tra i principali esperti nel settore» è stato il commento del consigliere Maurizio Abagnala.
«Avevo proprio a cuore di portare e fare qualcosa per la mia comunità. – ha sottolineato la vicepresidente della coop PRISMA Vincenza Marino – Siamo ospiti attualmente presso l’oratorio Santa Maria delle Grazie settimanalmente con un gruppo multifamiliare dove accogliamo famiglie con problemi legati all’alcool, gioco d’azzardo e internet addiction. Il nostro lavoro si sposa bene anche con la tematica della violenza di genere in quanto spesso un uomo maltrattante fa uso di sostanze stupefacenti.
Ringrazio l’Amministrazione in quanto oggi andiamo a “istituzionalizzare” un lavoro che finora è stato sommerso. Molte famiglie di Agropoli e del comprensorio fino a questo momento si rivolgevano alla nostra sede di Salerno, oggi invece possiamo offrire un servizio a Km zero. Attiveremo uno sportello denominato punto “A” che sta per alcool, azzardo e addiction. Avvieremo i primi colloqui dopo i quali capiremo i percorsi ottimali da seguire. Noi lavoriamo già sul problema conclamato ma è importante anche prevenire con una serie di incontri, corsi e quant’altro per sensibilizzare su questi temi».