In prosecuzione delle attività attuate con la Deliberazione di Giunta Regionale n. 616 dell’8 novembre 2016 e della programmazione annuale disposta in attuazione della Legge Regionale n. 34 dell’1 dicembre 2017, con la Delibera della Giunta Regionale n. 690 del 23 novembre 2023, riconoscendo la violenza di genere (in particolare nei confronti delle donne) come una grave violazione dei diritti umani, la Regione Campania si impegna a contrastare il fenomeno sociale anche contribuendo a diffondere alle giovani generazioni la cultura delle pari opportunità, avvalendosi delle grandi potenzialità di divulgazione del linguaggio audiovisivo.
C’è ancora domani di Paola Cortellesi, alla sua prima regia, è il film italiano più visto dell’anno con oltre 4 milioni di spettatori. La pellicola, che tratta il tema della violenza di genere, racconta di come le donne nel dopoguerra si adoperassero per sostenere la famiglia e subissero discriminazioni di genere senza avere alcuna consapevolezza della loro condizione.
«Serve un intervento attivo da parte di tutti per poter educare al contrasto della violenza di genere – afferma Lucia Fortini, Assessore alla Scuola, alle Politiche sociali e alle Politiche Giovanili della Regione Campania – e in quest’ottica abbiamo pensato che un film tanto bello quanto importante come questo, che ha giustamente riscontrato un grande successo di critica e pubblico, possa aiutare le nuove generazioni, e non solo, a poter prendere coscienza della situazione. “C’è ancora domani” è un film di consapevolezza e di speranza – conclude l’Assessore – e come Regione Campania siamo fermamente convinti che con il dialogo e l’educazione necessaria i nostri giovani possano cambiare le cose.»
La proiezione del film per tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado (medie e superiori) del territorio regionale sarà seguita da un dibattito in cui i ragazzi saranno parte attiva e che vedrà alternarsi psicologi, sociologi, pedagoghi, giuristi, studiosi, esperti sulla tematica della violenza di genere, in cui il fenomeno verrà affrontato nella sua complessità e nella molteplicità degli aspetti sociali, legali, psicologici, che ricadono, direttamente o indirettamente, sulla vita di ciascuno.
La violenza di genere è un fenomeno sistemico di cui il femminicidio è la manifestazione più estrema. È chiara la connotazione culturale del fenomeno sociale, che pone le sue origini nella cultura patriarcale. Il 25 novembre appena trascorso, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, non ha rappresentato solo un appello alla consapevolezza, ma ha significato un chiaro richiamo all’azione contro la violenza sistemica e diffusa che le donne devono affrontare.
In tutta Europa, i Paesi stanno prendendo posizione e sviluppando strategie per combattere questo problema dilagante. In Italia, secondo fonti ISTAT e del Ministero dell’Interno, da gennaio a novembre 2023 sono stati segnalati 102 omicidi femminili, confermando un trend di oltre 100 omicidi annuali in contesti familiari o intimi dal 2020; il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito violenza fisica o sessuale, e i partner o gli ex partner sono gli autori più frequenti di aggressioni gravi come lo stupro e altre forme di violenza fisica.
L’obiettivo del progetto è focalizzato sulla prevenzione del fenomeno attraverso interventi socio-educativi, con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche che sono chiamate a rispondere alle esigenze di ragazze e di ragazzi che necessitano di sostegno. Oltre agli istituti secondari di primo e di secondo grado, saranno coinvolti i Centri Antiviolenza, l’Ordine degli Psicologi della Campania, l’Unione Regionale AGIS Campania.
Il progetto prevede un ciclo di incontri con esperti di gender studies: storici, sociologi, antropologi, pedagoghi per indagare la radici storiche e sociologiche del fenomeno e di storici dell’arte per riflettere, nello specifico, su come nell’arte la figura femminile – studiata solo in quanto oggetto della rappresentazione, unitamente ai tanti pregiudizi e alle barriere socio-culturali – abbia impedito a molte artiste emergenti di imporsi nella loro professione al pari dei loro colleghi uomini.
A conclusione del ciclo di incontri e laboratori, che si terranno nelle cinque province campane, il progetto si concluderà con una fase di follow up in cui verranno elaborate le risultanze del percorso di educazione affettiva e sensibilizzazione ai temi delle pari opportunità, che saranno poi esposte in occasione di un evento conclusivo.
Info e prenotazioni: essereumaniregionecampania@gmail.com