Uno dei più critici sulle parole pronunciate dal patron – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – è il presidente del Salerno Club 2010 Salvatore Orilia: “Il presidente si poteva anche risparmiare questa conferenza visto che le contestazioni che ci sono state sono alla base soprattutto dei risultati negativi fin qui maturati. Vedere la nostra squadra ultima in classifica non ci rende certamente felici. Ho ascoltato quello che ha detto ma ci sono davvero tante incongruenze nelle sue parole.
Si sofferma sul fatto che questa è la stessa squadra della scorsa stagione che fece 42 punti salvandosi ma che purtroppo non si sa bene perchè non sta facendo lo stesso percorso della scorsa stagione. Si deve dare una spiegazione confrontandosi soprattutto con il direttore sportivo che certamente non è stato in grado di portare ingranata calciatori di qualità“.
Ancora più duro nei confronti della società Antonio Carmando, presidente del club Mai Sola: “Partiamo dal presupposto che non vorrei parlare di questa conferenza visto che il presidente non vuole fare incontri con i tifosi e con i club organizzati. Però sentendo tutto il teatrino però, mi fa rabbia percepire alcune cose.
Quando dice che per i calciatori ci sarà una tomba a Salerno, con riferimento al disimpegno di molti di loro in questo primo scorcio di campionato, dice qualcosa di molto grave e penso che un dirigente di società non dovrebbe mai pronunciare parole del genere.
Non ha risposto a De Sanctis, anzi lo ha elogiato dicendo che ha preso calciatori da società di un certo livello. Inoltre vorrei sottolineare che ha preso Inzaghi, un tecnico di scarso profilo, al posto di Sousa, invece di puntare su un profilo più alto“.
Per l’ex sindaco di Salerno e grande tifoso Aniello Salzano la conferenza stampa di Iervolino non ha detto nulla di nuovo: “Si era creata una attesa per le novità che molti si aspettavano ma che non ci sono state. Nuovo mister, nuovo diesse, il nome di un direttore generale. Niente di tutto questo.
Obiettivamente cose trite e ritrite come la solita tirata di orecchie ai giornalisti che non aiutano la società ed i calciatori che creano un clima ostile. Una frecciata anche ai tifosi maleducati per le frasi ingiuriose nei suoi confronti. Il presidente non immaginava che nel calcio si potesse finire improvvisamente dagli altari alla polvere. Pensava che i risultati negativi mai avrebbero potuto influenzare emotivamente i tifosi fino a rivoltarsi contro chi in definitiva aveva risollevato la Salernitana dall’incubo della sua scomparsa“.
L’ex senatore Andrea De Simone, grande tifoso della Salernitana, aggiunge: “Amareggiato per la posizione in classifica e per la prestazione della squadra, preoccupato per le prossime gare difficili ed impegnative, deluso per reazioni inopportune in un momento particolarmente difficile e delicato.
Manca ancora molto alla fine del campionato e dunque proprio ora si richiedono comportamenti maturi, responsabili, rasserenanti. Per altre situazioni si usa dire che sarebbero necessari ponti non muri“.