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L’odissea domenicale, un cittadino di Pastena: “Bus inesistenti e spettacoli indecorosi”

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Foto di archivio

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, la mail che ha inviato alla redazione di salernonotizie.it un cittadino, residente a Pastena, nella zona orientale di Salerno, che ha raccontato la sua “odissea” per raggiungere il centro e poi tornare a casa nella giornata di ieri, domenica 17 dicembre.

Il carattere festivo del giorno mi ha consentito di “poltrire” fin dopo le ore 10,00 nel letto, piacevolmente “accarezzato” dai raggi di sole che filtravano dalla la tapparella semi-chiusa (o semi-aperta, a seconda dei punti di vista).

Una volta in piedi, è risultato “obbligatorio” un affaccio al balcone per rendere omaggio al mare che, in barba al calendario, risultava piatto e luccicante e brulicava di barchette a vela che regatavano in ordine sparso.

Fatta questa premessa, è divenuta conseguenziale la scelta di prendere il caffè fuori casa e, perché no, fare un gito al centro della città anche per rendersi conto delle luminarie tanto famose.

Detto fatto scendo in strada (risiedo a lungomare del quartiere Pastena) e, facendo attenzione a scansare le deiezioni canine, sempre numerose ed a volta gigantesche, mi dirigo nella vicinissima piazza Europa (dai salernitani conosciuta come Largo Prato) e, dopo aver acquistato quattro titoli di viaggio (sono con mia moglie ed i titoli servono per andare e ritornare dal centro città) attendo fiducioso l’arrivo di un bus sotto la pensilina della fermata.

Aspettiamo un po’ senza che nessun bus si materializza all’orizzonte e, proprio per questo do uno sguardo alla locandina della società del trasporto pubblico, affissa all’interno della pensilina e scopro che oggi, festivo, a parte il numero 8 che ferma però a Vinciprova, non è previsto il passaggio di nessun bus.

Resto basito e, dal momento che avevo comunque voglia della passeggiata in centro, opto per la metropolitana la cui stazione (Pastena Rocco Cocchia) dista solo qualche centinaio di metri dalla fermata del bus e quindi mi incammino.

La prima sorpresa è nell’attraversare il ponte che separa la piazza prospiciente la chiesa del Volto Santo e la via Zanotti Bianco (laddove c’è l’ingresso in stazione) dove, senza ritegno e senza alcuna vergogna ed incurante delle persone presenti in quel momento, un uomo urina al muro e, una volta finito, si incammina in direzione piazza.

Prima di entrare in stazione provvedo ad acquistare i titoli di viaggio al bar di fronte all’ingresso in quanto parrebbero non validi per il servizio metrò i biglietti da 1,30 euro già acquistati per il bus ed il negoziante mi vende titoli da 1,60 euro perché dice di avere solo quelli.

Entro in stazione e mi dirigo al binario (al primo piano) per rendermi conto dell’attesa che, fortunatamente, è prevista solo per pochi minuti.

Faccio un giro sulla banchina alla ricerca della macchinetta obliteratrice e mi imbatto in mattonelle divelte, fontanine non funzionanti, abbondante spazzatura sui binari (intere buste e non sporadici oggetti..), fino ad osservare una signora con carrozzino e relativo bambino che letteralmente arrancava sulla scala (ascensore non funzionante); comunque i minuti passano e riscendo nell’atrio per obliterare i biglietti: impresa vana perché le macchinette erano tutte due guaste.

Comunque il breve tragitto in treno, che sembra nuovo ma che comunque è pulito e confortevole, è piacevole e, perfettamente in orario, giungo al capolinea (senza aver visto il controllore e quindi con i biglietti ancora immacolati).

La passeggiata è piacevole ma, per quanto bella la giornata, completamente piena di sole, per quanto bello è il lungomare, arriva il momento del ritorno a casa.

Solita sosta alla fermata del bus nell’attesa, vana, del passaggio di un bus e, sconsolatamente, iniziamo a camminare per ritornare alla stazione ferroviaria per riutilizzare il servizio metrò.

Ma, inaspettatamente, si materializza la sagoma di un bus urbano (il numero 8) per cui saliamo a bordo per il ritorno a casa.

Conclusioni:

1) Ma coloro che invitano tutti ad utilizzare i mezzi pubblici sono a conoscenza che in un giorno festivo sono del tutto inesistenti?

2) Sempre gli stessi di cui al punto 1 hanno mai utilizzato un mezzo pubblico?

3) Ma, visto che durante la corsa che ho utilizzato pochissimi viaggiatori hanno obliterato il biglietto, sono tutti dotati di abbonamento ?

4) Le deiezioni canine, dal momento che ci sono ed anche numerose, chi le deve rimuovere ?

5) Cosa si può fare per evitare spettacoli come quello che ho DOVUTO assistere attraversando il ponte di via Rocco Cocchia?

Forse la prossima volta che vorrò fare un giro in centro utilizzerò l’auto personale, o forse deciderò di farlo in un’altra città meno “rassegnata” ad essere in fondo a molte classifiche…“.

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