La violenza si è consumata, in casa, al culmine d’una lite degenerata per le frasi proferite dal genitore a seguito dei postumi della sbornia che lo avrebbe indotto a discriminare sessualmente il figlio 15enne, additandolo come omosessuale e quasi esortandolo a lasciare una casa nella quale non vorrebbe gay.
Intanto, il minorenne comparirà oggi davanti al giudice, che dovrà pronunciarsi sulla richiesta di convalida dell’arresto: si procede per tentato omicidio, con l’aggravante d’aver agito contro l’ascendente.