La “Madonna” amalfitana era stata acquistata presso un mercato di antiquariato di Arezzo e ben nascosta in un trolley, è giunta in una cittadina a pochi chilometri da Amsterdam. Come spesso accade in questi casi, fondamentale si è rivelata al consultazione da parte dei Carabinieri della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” gestita dal Comando Tutela Patrimonio Culturale, al più grande del mondo con oltre 1.3 milioni di files relativi a beni da ricercare.
In questo specifico caso però la richiesta di restituzione della statua si è scontrata con la legislazione olandese che predilige la “buona fede”. In sostanza, se c’era buona fede dell’antiquario olandese, la statua non avrebbe dovuto essere restituita. Ed è qui che è entrata in gioco la preziosa cooperazione del magistrato italiano di collegamento presso Eurojust che ha dato ragione all’autorità italiana permettendo ai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, con la Polizia del dipartimento dell’International Legal Assistance Centre East, di recuperare l’antica scultura riportandola finalmente ad Amalfi. Oggi alle 15 nella Cattedrale la cerimonia ufficiale di restituzione. Il sindaco di Amalfi, Daniele Milano, ha espresso il suo «plauso agli inquirenti per la restituzione di un bene verso il quale la comunità nutre un legame che va oltre il valore artistico».
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