Medici, infermieri, operatori socio-sanitari mancano all’appello – come riporta il quotidiano “Il Mattino” oggi nelle strutture di tutta la provincia.
Serve un intervento strutturale politico-organizzativo, perchè è di 1.300 il vuoto di camici bianchi, mentre sono più di 1700 le altre figure sanitarie in meno.
Di questi, però, nel rispetto del tetto di spesa, il Ruggi e l’Asl ne potranno assumere meno della metà nel corso dei prossimi due anni.
Contro il mantenimento del tetto alle assunzioni di nuovo personale, l’assenza di misure per stabilizzare i precari, il sottofinanziamento del Fondo sanitario nazionale, contro il prossimo contratto nazionale e contro il mancato riconoscimento della specificità del lavoro dei professionisti, hanno incrociato le braccia, ieri, i camici bianchi, con la maggior parte delle sedute operatorie programmate saltate, tempi più lunghi d’attesa nei pronto soccorso e numerose prestazioni non erogate.