Cresce altresì la percentuale di coloro che intendono prolungare la vacanza fino a Capodanno (17,5%); continuano a tenere testa nel range delle opzioni le località di montagna, le città d’arte, il mare e i luoghi abituali non tanto distanti dalla propria regione; si spende di più, ma a causa delle difficoltà dovute all’aumento del costo della vita in realtà si tende a ridurre drasticamente le spese di alloggio, cibi e divertimenti.
In tale quadro, il giro di affari globale previsto in occasione delle feste di fine 2023 raggiunge comunque la cifra di quasi 15 miliardi.
È questa la fotografia del movimento turistico degli italiani in occasione delle festività di Natale e fine d’anno, secondo quanto emerso dalla indagine previsionale effettuata per Federalberghi dall’Istituto ACS Marketing Solutions – nel periodo compreso tra il 4 e l’11 dicembre 2023 – e realizzata con il sistema Cati (interviste telefoniche) su un campione di 3.000 italiani maggiorenni.
Se per i giorni di Natale la motivazione del viaggio riguarda circa 13,2 milioni di connazionali ed è legata soprattutto al desiderio di ricongiungersi alle famiglie, scartare insieme i regali e rilassarsi restando vicini a casa, per il Capodanno si cerca relax e divertimento, magari scegliendo di andare all’estero.
Secondo la nota associazione degli imprenditori alberghieri, guardando al periodo di Capodanno si assiste a un fenomeno nuovo sui cui dovremmo poi indugiare: lo smartworking diventa strumento strategico per prolungare la vacanza. Una valutazione che sorge spontanea a giudicare da quel 21% di viaggiatori che, in base allo studio, rivela di aver fatto la scelta di gratificarsi con il viaggio senza trascurare il lavoro.
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