Due concerti straordinari, tra il 27 dicembre e il 5 gennaio 2023, attraverso cui rivive la grande tradizione della musica classica napoletana, che si contamina con il latin jazz, la bossa, il funk contemporaneo e il soul.
“Musica, canto e recitazione della narrazione natalizia non solo napoletana. – dichiara la consigliera agli eventi, Enza Cobalto – Le luci illuminano le volte e le voci risuonano attraverso l’acustica naturale dell’antico Arsenale, che fa da scenografia: un impatto emozionale fortissimo nel cuore identitario della grande storia amalfitana, sede del Museo della Bussola e del Ducato Marinaro. Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito.”
InCanti d’Autore si apre domani, mercoledì 27 dicembre alle ore 19, con il concerto di Lucy Kiely alla voce, Cherubino Fariello alla chitarra e Pietro Pinto alle percussioni. Una rivisitazione in chiave “bossa” di tutta la musica contemporanea. Una formazione in acustico ( voce, chitarra , batteria) che riesce a proiettare lo spettatore in atmosfere emozionali che solo la “Bossa Nova” può infondere.
Lucy Kiely è una cantante e compositrice jazz di Sydney, in Australia, che ora vive e lavora a tempo pieno nella spettacolare Costa d’Amalfi. una cantante eccezionale con una voce ricca e unica e offre un suono fresco e sofisticato.
Sotto la guida di molti dei migliori cantanti jazz australiani e due volte diplomata SIMA Young Women in Jazz, Lucy si è esibita in innumerevoli luoghi meravigliosi a Sydney, Parigi, New York e in tutta Italia
Insieme a lei, on stage Cherubino Fariello,musicista versatile sia come chitarrista classico che come chitarrista di musica pop, jazz, blues, rock. Nel 2014 prende parte alla realizzazione dell’album “Run Away” con la formazione Isolacustica quintet a cui partecipano musicisti di alto livello scalando la classifica iTunes per circa un mese. Dal 2002 al 2008 ha fatto parte della Nuova Compagnia di Canto Popolare, partecipando a più tournée Internazionali.
Alla parte ritmica Pietro Pinto, batterista con una lunga carriera alle spalle con la passione sudamericana e il pop/jazz. Inizia a suonare negli anni ’60 nei più prestigiosi night club della Costiera Amalfitana. Nel corso della sua carriera con il gruppo costiero “Love Men” fa esperienze internazionali su navi da crociera ( Grimaldi Lines – Sitmar Cruises ) suonando negli States e in Europa.
Grande attesa per gli special guest del concerto del 5 gennaio, sempre alle ore 19. Ad incantare il pubblico amalfitano le voci potenti e straordinarie della “Nuova Compagnia di Canto Popolare” in “Anima di Terra Tour”.
Nel 1520 Magellano, circumnavigando le coste meridionali dell’Argentina a bordo della nave Trinidad, vide dei fuochi lungo la costa e chiamò quelle terre “terre dei fuochi”. Questi erano stati accesi dagli indigeni del posto, abituati a raccogliersi intorno a grandi falò al di fuori delle loro capanne, innanzitutto per proteggersi dal freddo, ma anche perché, attraverso il fumo e le scintille, le loro preghiere avrebbero più facilmente raggiunto il cielo e quindi le divinità.
“Qui in Campania, quando si accendono i fuochi durante una festività o una ricorrenza religiosa, il legno, bruciando, restituisce al cielo l’anima della pianta e protegge da influenze negative. Anche da noi questi fuochi sono sempre gli stessi da millenni e assolvono al compito di trasportare le preghiere dei devoti nel cielo. Oggi il fascino di questa credenza popolare ha ceduto il passo, qui in Campania, ad una accezione denigratoria, in quanto l’espressione “terra dei fuochi” è divenuta sinonimo di “inferno” per i tristi fatti di cronaca che tutti conoscono: a bruciare non è più il legno, bensì i rifiuti – afferma la band – Tuttavia, la nostra regione è anche una terra di “suoni”, terra che attraverso la sua arte e, soprattutto, la sua musica ha esportato storia e cultura, diventando nei secoli un punto di riferimento imprescindibile”.
Per tutti questi motivi, il progetto della Nuova Compagnia di Canto Popolare avrà come titolo “Anima di Terra Tour”, uno spettacolo musicale composto da quei brani della nostra tradizione e della nostra terra, che danno il senso ad un nuova illusione. Così saranno le note, e non più i contemporanei fuochi, a veicolare i nostri sogni o le nostre preghiere, affinché salgano nitidi verso il cielo. Con Fausta Vetere alla voce e chitarra, Corrado Sfogli alla chitarra, chitarra battente, mandola e bouzouki, Gianni Lamagna alla voce e chitarra, Carmine Bruno alle percussioni, tamburo a cornice e tammorra, Marino Sorrentino alla fisarmonica, tromba e flauto, Michele Signore al violino, mandoloncello e lyra pontiaca, Pasquale Ziccardi alla voce e basso.