I familiari hanno raccontato che l’anziana si era sentita male pochi istanti dopo che la nuora le aveva letto i dati della bolletta relativa al periodo agosto-ottobre, pervenuta in banca il 14 novembre scorso e pagata dall’istituto di credito in automatico, prosciugandole tutto il denaro che aveva nel conto corrente. È stato in seguito appurato che il consumo massimo dell’abitazione della donna era in realtà solo di pochi metri cubi per un corrispettivo di appena 55 euro.
A gestire l’acquedotto è una società esterna al Comune di Camporosso che ha subito ammesso l’errore. «La fattura era stata calcolata sulla base di una foto-lettura non corretta — ha spiegato la società —. Il reale consumo di Caterina Giovinazzo ammontava a 55 euro. È stato rimborsato quanto già versato e non dovuto».