Benoit Costil: 6. Non ha da compiere alcun intervento di elevata fattura. Appare un po’ incerto nelle uscite sulle palle inattive, ma non è autore di scivoloni che avrebbero potuto compromettere la prestazione dei suoi.
Pasquale Mazzocchi: 6. Accompagna spesso gli sviluppi d’attacco della propria squadra, azione che dà fastidio alla retroguardia avversaria. Dietro ha qualche tentennamento dovuto alla posizione avanzata che occupa il più delle volte.
Lorenzo Pirola: s.v. Il suo match dura solamente 180 secondi, è costretto a uscire per un problema di natura muscolare. Dal 4′ Norbert Gyomber: 6. Entra in campo a freddo dopo pochi minuti dall’inizio del match. Poteva essere condizionato dall’ingresso anticipato, ma l’esperto slovacco non delude in coppia con Fazio. Attento in area di rigore, non rischia nulla in uscita.
Federico Fazio: 6. Ordinato in area di rigore, sempre attento in interdizione. Mezzo voto in meno per un errore in fase di impostazione che poteva mettere in seria difficoltà i suoi.
Domagoj Bradaric: 6,5. Buona prova sulla fascia sinistra. Fa la spola tra la difesa e l’attacco, comportandosi discretamente in entrambe le fasi. Quando spinge ha sempre una soluzione per poter creare qualcosa di interessante.
Lassana Coulibaly: 6,5. Sfrutta al meglio la sua fisicità per uscire vincente dalle lotte erculee in mezzo al campo. Accompagna quanto deve le ripartenze, rimanendo comunque abbastanza coperto per non sbilanciare troppo la sua squadra.
Giulio Maggiore: 6. Dovrebbe prendere le redini del gioco in mezzo al campo, ma la sua regia non dà gli effetti sperati. In fase di non possesso appare un po’ passivo nei contrasti, al contrario del suo collega di reparto. Sale di colpi nel secondo tempo.
Loum Tchaouna: 7. Taglia spesso in mezzo al campo per creare superiorità al centro. Con uno di questi movimenti si procura una ghiotta occasione, ma spreca tutto colpendo male di testa un pallone pennellato da Candreva. Si riscatta come meglio non poteva siglando la rete dell’1-0 con un fendente rasoterra su cui Montipò non poteva intervenire.
Grigoris Kastanos: 6,5. Ha qualità da vendere il cipriota. E’ libero di spaziare nella trequarti avversaria, muovendosi in tutte le zone del campo. Cerca spesso l’intesa con Candreva, trovando spesso tracce interessanti su cui poter crear qualcosa. Dal 59′ Mateusz Legowski: 5,5. Tocca pochissimi palloni in mezz’ora, segno che forse non si è allineato al ritmo del match. Con il suo ingresso in campo la Salernitana non ha più quella qualità che Kastanos aveva garantito fino ad allora.
Antonio Candreva: 6,5. E’ il leader tecnico della sua squadra. Si abbassa spesso per cercare l’intuizione giusta, specialmente per lanciare i compagni con palloni morbidi ma sempre precisi.
Nwanko Simy: 6. Titolare dopo praticamente due anni in Serie A, l’ex Crotone non è dispiaciuto, Si sbatte molto con Hien e Dawidowicz per prendere posizione, collabora con i compagni e si costruisce qualche occasione interessante che non riesce a sfruttare. Dal 88′ Chukwubuikem Ikwuemesi: s.v.
All. Inzaghi: 7. La Salernitana ha meritato di vincere questa partita. La differenza è stata procurata dall’atteggiamento combattivo e coraggioso con cui i campani hanno vissuto l’impegno odierno. Tre punti d’oro che fanno morale e portano una boccata d’aria fondamentale per la classifica.
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