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Salerno, la brutta avventura di una mamma e il suo bimbo in ospedale: 12 ore per essere ricoverato

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Il periodo invernale purtroppo coincide con quello influenzale. E ovviamente da tre anni a questa parte sdi è aggiunto anche il Covid, fortunatamente meno aggressivo del 2020-21, ma pur sempre temibile per i fragili. E cosi come in tutta Italia anche a Salerno strutture ospedaliere in affanno, ancora di più per la carenza, atavica del personale. Riceviamo e pubblichiamo l’ennesima disavventura di una mamma che ha tribolato per le condizioni del proprio figlioletto:

Buongiorno sono una mamma di un bimbo ricoverato al Ruggi dal 29 di dicembre. Siamo arrivati in pronto soccorso pediatrico la mattina del 28 dalle 9 del mattino. Dopo attese interminabili per poter essere visitati, e poter fare una tac , perché io da mamma non condividevo  il parere dell’ otorino che sosteneva che mio figlio stesse bene (febbre e dolore forte a testa ed orecchio), la pediatra di turno si batte per noi per farci fare appunto la Tac. Dopo tante ore di attesa si evince  che per il piccolo, alle 8 di sera, era necessario un ricovero per poter cominciare terapia antibiotica in vena per un infezione importante. Ci veniva purtroppo detto che, però, in pediatria non c’era posto cercando di sistemarci in un’altra struttura della provincia o della regione ma non si trova posto da nessuna parte. Io, da mamma, mi sono rifiutata di andare a girovagare perché con la salute dei bambini non si scherza. E dopo tanto attendere alle 11 della sera dopo più di 12 ore ci dato un letto in chirurgia pediatrica. QUESTA È SOLO UNA STORIA DI COME FUNZIONA LA SANITÀ CAMPANA ILE CONDIZIONI IN CUI VERSA IL NOSTRO OSPEDALE E I MEDICI GLI INFERMIERI CHE CI LAVORANO…LA RESPONSABILITÀ NON È DEL PERSONALE MA DI CHI CI GOVERNA E GESTISCE. È POSSIBILE CHE I MEDICI SONO COSTRETTI A SCEGLIERE CHI CURARE! SPERO CHE VOI CI AIUTATE A DENUNCIARE CIÒ CHE SUCCEDE”

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