La nuova frontiera dei raggiri online a Salerno: chiamate per segnalare il furto di dati sensibili, poi l’intrusione nei conti.
Anche professionisti – come titola, in apertura della prima pagina, il quotidiano “La Città” oggi in edicola – nel mirino dei malviventi.
«Gentile cliente, un dispositivo non autorizzato risulta connesso al suo conto, se non sei tu, verifica ora»: questo il messaggio recapitato sullo smartphone in un pomeriggio del periodo natalizio.
Poco dopo il messaggio, arriva anche una telefonata: il numero è uno “sospetto spam” e, alla mancata risposta, le telefonate proseguono insistenti.
dopo parecchi squilli si decide di rispondere. «Ci risulta una violazione dei suoi dati personali, qualcuno ha tentato di operare a suo nome con la sua Postepay. Deve effettuare la procedura di recupero», spiega la voce metallica dall’altra parte.
Nulla sembra anomalo. E, invece, proprio queste comunicazioni sono state l’inizio dell’incubo per una giovane professionista salernitana che capirà soltanto molto dopo – e per fortuna non troppo tardi – di essersi trovata di fronte alla nuova frontiera delle truffe, che poteva costarle 2600 euro.
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