Classe 1995, è cresciuto a Barra, quartiere della periferia di Napoli, che ha lasciato a 11 anni per inseguire il sogno del calcio a Benevento. Il fratello, tifoso sfegatato, lo portava in curva a tifare Napoli e la passione è rimasta ancora oggi. È il perfetto esempio di giocatore esploso tardi. Ha esordito in Serie A a 26 anni con la maglia del Venezia, dopo una lunga gavetta tra Serie B, C e D. Sulla laguna è grandissimo protagonista della promozione nella massima serie: ci gioca, ma la squadra retrocede. Lui, però, resta in Serie A perché nell’estate del 2022 firma con la Salernitana. All’Arechi non delude le aspettative: grandissime prestazioni che trascinano i campani a una salvezza tranquilla e lo catapultano anche in ottica Nazionale. Mancini lo fa esordire a settembre 2022 con la maglia azzurra nella partita di Nations League vinta contro l’Ungheria.
Tra i tanti aspetti che colpiscono di lui, c’è sicuramente anche il Cristo tatuato su tutta la schiena. “Per me la Fede è tutto, se non credi in Dio non credi in nulla. Qualcuno mi critica per quel tatuaggio, ma io sono un vero credente. Lo sono io, lo è la mia famiglia e anche mia moglie. Io rispetto tutti, ma mi aspetto che gli altri facciano lo stesso con me”, aveva detto ai microfoni di Fanpage. Inoltre, poco più di un mese fa, ha annunciato la gravidanza di sua moglie: il primogenito nascerà quando il papà vestirà già orgogliosamente la maglia del Napoli.