I giudici della sezione Seconda – come riporta oggi “L’Ora” consultabile online – hanno così messo la parola “fine” alla vicenda che durava da un anno e mezzo, dopo le elezioni amministrative del 12 giugno 2022 che si erano svolte nel comune cilentano.
Inizialmente, il Tar di Salerno aveva accolto il ricorso presentato dal consigliere di minoranza Raffaele Pesce, candidato sindaco della lista civica “Liberi e Forti”, per alcune incongruenze nelle operazioni di voto in alcuni
seggi, in particolare nelle sezioni n. 7,14,16 e 21.
Il Consiglio di Stato, in breve, si legge nella sentenza, sancisce che «nelle sezioni n. 4, 7, 10, 11, 13, 14, 15, 17 e 21, pur corrispondendo le schede complessiva-mente rinvenute al numero indicato sul plico di consegna, si è
appurata una divergenza tra il numero delle schede autenticate a verbale e quello delle schede autenticate riscontrate in sede di verificazione, tuttavia non di per sé sufficiente a giustificare l’annullamento delle operazioni elettorali».