Preferito il capoluogo , che registra buoni trend grazie anche a tariffe più agevoli rispetto a quelle natalizie, poi riequilibrate, tenuto conto del mancato sold out, da molti gestori di strutture ricettive come bed and breakfast, affittacamere, case vacanze e locazioni brevi.
Bene anche Salerno, Penisola Sorrentina e Costiera, buoni numeri si registrano ad Ischia, Capri e Procida. “Rispetto agli stranieri che avevano prenotato con largo anticipo, il mercato interno è sempre più legato alla prenotazione all’ultimo minuto, cogliendo opportunità di tariffe più vantaggiose e scelte legate alla distanza chilometrica, la facile raggiungibilità, e il meteo favorevole.
“Il Ministero del Turismo ha certificato i livelli precovid raggiunti per il 2023, che ha offerto tante soddisfazioni al settore ricettivo e della ristorazione, con flussi significativi sulla lunga onda del post covid – dichiara il presidente Abbac Ingenito (nella foto) – Solo l’ultimo periodo ha registrato una flessione, dovuta a diverse ragioni. Il turismo invernale è legato essenzialmente alle località montane e città d’arte, facilmente raggiungibili, soprattutto nel periodo post natalizio.
Tuttavia, siamo preoccupati, per i tassi inflattivi e un’onda di austerity che ha già pesato in questo ultimo periodo per tanti italiani che in molti casi hanno ridotto i viaggi e o addirittura rinunciato. Ecco perché auspichiamo un lavoro di promozione ulteriore verso l’estero, per garantirci flussi turistici soprattutto nella prossima primavera.
La cosiddetta Pasqua bassa di quest’anno, rischia di non garantire le giuste aspettative, che sommate all’aumento delle tariffe aeree e una concorrenzialità più spinta tra le località, per la normalizzazione in corso dopo l’exploit post covid, potrebbe pesare sulla bilancia turistica nazionale e regionale.
Buona invece l’azione intrapresa dal Fisco con le piattaforme online di prenotazione che dal 2024 avranno obbligo di prelevare una ritenuta fiscale su ogni prenotazione, in questo modo – conclude Ingenito – E’ certo probabile che con l’introduzione anche del Cir codice identificativo nazionale, si possano ridurre fenomeni di abusivismo e speculazione e migliorare la qualità dell’offerta extralberghiera, che resta fondamentale per garantire posti letto nel nostro Paese e sul territorio regionale“.
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