Demolita palazzina ex pizzeria Carminuccio, Mariconda insorge: “Andava protetta”

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Demolito dalla ruspa un pezzo di storia di Salerno e dei salernitani in un solo colpo. A Mariconda operai in azione ieri mattina per abbattere – come riporta oggi anche il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – la palazzina dell’ex pizzeria “Carminuccio” per far posto all’Arbostella Luxury Apartment.

Si tratta di progetto di riqualificazione di tutta l’area che prevede la realizzazione di un’abitazione da 131 mq e 97 di terrazzi, la Residenza Amalfi da 67, con terrazzi da 49 ed infine la Mura residenza Paestum da 56 con 44 di terrazzi ad opera della ditta Sica Costruzioni.

Eppure quel palazzo doveva essere “protetto”: all’epoca di De Biase sindaco, infatti, l’allora consigliere Aniello Salzano portò in consiglio comunale un ordine del giorno con cui si auspicava di evitare l’abbattimento di ville e casali storici con l’obiettivo dunque di tutelare i palazzi storici, esattamente come lo stabile della storica pizzeria che risale alla prima metà del ‘900.

«La palazzina dell’ex pizzeria “Carminuccio”, dove tantissimi di noi hanno trascorso serate goliardiche davanti ad una pizza fumante, viene abbattuta per nuove costruzioni», ha detto rammaricato Salzano che attende ora una presa di posizione anche dalla Soprintendenza di Salerno che avrebbe dovuto tutelare e vincolare quel palazzo antico.

«Io mi chiedo, ma con una città che ogni anno perde qualche migliaio di residenti, e con migliaia di immobili sfitti, qual è la reale necessità di costruire costruire, distruggere e costruire?

Chi investe realmente in tale attività imprenditoriale? E chi acquista realmente, visto che il mercato immobiliare è in clamorosa discesa e bloccato nelle vendite?», ha detto il docente universitario Roberto Vargiu.

I lavori hanno suscitato non poche polemiche: «Questa palazzina aveva una sua dignità storica e architettonica e, seppur non vincolata, andava salvaguardata, se non altro per la memoria storica che rappresentava in un luogo ormai aggredito da una speculazione edilizia sicuramente sovradimensionata rispetto ad una Città che è in continuo decremento abitativo.

Questa mancanza di sensibilità da parte delle Istituzioni è sicuramente figlia della superficialità dei tempi che viviamo, dove tutto viene fatto per idolatrare il “Dio” denaro», ha dichiarato infatti l’architetto Tullio Fasano.

4 Commenti

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  • Nostalgici di roba vecchia che ricorda loro la gioventù andata. Oppure politici che non perdono occasione per esibirsi e cercare di attirare qualche voto dai simpatizzanti. Ricordiamo i figli delle chianchiarelle guardando l’area del crescent ora ripulita e decorosa anche per i tanti turisti.

  • Era meglio avere un immobile inutilizzato?
    Chi scrive e fa polemiche sterili… Avrebbe dovuto mettere le mani nel portafoglio.. comprare.. ristrutturare.. e farne magari un bel museo.
    L’edilizia in Italia è ferma da anni.
    Secondo me…dopo 60/70 anni dovrebbero demolite e ricostruire.
    Nella zona ( mariconda) ci sono tanti fabbricati vecchiotti, senza negozi, senza ascensore, senza parcheggi, con impianti obsoleti. Non sarebbe giusto operare anche su questi immobili,? Piano casa.. utile x ditta e x proprietari.

  • Uno dei tanti problemi delle amministrazioni degli ultimi trent’anni è l’assoluta deficienza culturale!! Si costruisce e non si recupera l’esistente in una città in continuo decremento demografico! Evidentemente ci sono interessi da tutelare accompagnati da ritorni!!! Chi ha soldi da investire in una città che è già morta, dove gli appartamenti vuoti sono più numerosi di quelli occupati? Sono soldi sporchi che vanno lavati come è avvenuto prima con l’abbigliamento e poi con bar e ristorazione? Da qualche decennio il danaro sporco si lava col cemento!!!

  • Non è vero che l’immobile non era vincolato.
    L’immobile ricade in Area di vincolo Paesaggistico ed occorreva l’Autorizzazione della Soprintendenza per abbatterlo.

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