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Muore dopo 2 mesi di odissea tra gli ospedali di Salerno e Cava: 26 medici indagati

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Sono 26 i medici iscritti nel registro degli indagati, che erano in servizio tra gli ospedali di Salerno e Cava, dove si è consumata l’odissea di due mesi di ricovero, a seguito dei quali è poi deceduto un 78enne residente nel capoluogo.

La famiglia aveva sporto denuncia all’autorità giudiziaria – come riporta il quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola – per comprendere cosa è accaduto al proprio caro

Due giorni fa, il sostituto procuratore del Tribunale di Nocera Inferiore ha conferito incarico al medico legale e ad uno specialista in medicina interna, che entro novanta giorni dovranno depositare i risultati dell’autopsia.

L’anziano effettuò le prime visite al da Procida a Salerno. Successivamente, fu trasferito all’ospedale Ruggi per approfondimenti diagnostici ed esami specifici, in precedenza, svolti al pronto soccorso. La prima diagnosi fu di edema polmonare, che indusse il personale medico ad un trasferimento nel reparto di Pneumologia.

La diagnosi sarebbe poi cambiata nel tempo, in polmonite, durante il periodo di ricovero, nel quale gli fu applicato anche un casco per l’ossigeno. Intorno alla fine di novembre, il paziente fu trasferito all’ospedale di Cava de’ Tirreni, il Santa Maria Incoronata dell’Olmo.

Le sue condizioni si sarebbero, nel tempo, aggravate, tra problemi di diversa natura e crisi respiratorie, fino al decesso del 20 dicembre.

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