L’Italia, ormai da anni, ricopre una posizione di leadership a livello europeo nel mercato degli integratori alimentari. L’utenza, sempre più consapevole di come questi prodotti possano fare la differenza per il benessere e dell’importanza di sceglierli di effettiva qualità, ha aumentato notevolmente, nell’ultimo decennio, il numero di confezioni consumate.
Per dare qualche numero preciso ricordiamo che si è passati dalle 125 milioni del 2013 alle 200 milioni dell’anno che ci siamo da poco lasciati alle spalle. Si tratta di una crescita pari al 60%, frutto delle scelte di acquisto di una clientela consapevole, attenta alla qualità e all’innovazione che le aziende si impegnano tutti i giorni per concretizzare.
Fra le realtà più attive su questo fronte e apprezzate è possibile citare Boiron (vai al sito per scoprire tutto sulla filosofia aziendale e sui prodotti).
I dati in questione, resi pubblici nei mesi scorsi dall’associazione Integratori & Salute, una delle più attive nel settore, mostrano un mercato in perfetta salute, al centro di numerose discussioni quotidiane sui social media.
Secondo recenti e autorevoli analisi di web listening, quando si parla di integratori sulle piattaforme in questione lo si fa soprattutto associando il termine a concetti come salute e benessere, con un particolare focus sul potenziamento del sistema immunitario.
Non è un caso che, nel momento in cui si va a guardare quali sono i prodotti del comparto health & pharma più venduti dalle farmacie online e dai retailer generalisti, le vitamine, che hanno un ruolo prezioso quando si tratta di potenziare il sistema immunitario, siano in cima alla classifica delle scelte dei clienti.
I canali di acquisto più apprezzati
Quando si parla della folle corsa di crescita degli integratori in Italia negli ultimi anni, non si può non dedicare un cenno ai canali di acquisto prediletti da chi ha l’abitudine di comprare supplementi alimentari.
Secondo recenti dati divulgati da New Line Ricerche di Mercato, il principale rimane la farmacia, con un aumento delle vendite che, nell’arco degli ultimi dieci anni, si è assestato attorno al 60%.
A essere interessato da incremento è stato soprattutto l’acquisto di integratori contro il reflusso (+205%), prodotti che aiutano il controllo della tosse (+180%), supplementi contro l’insonnia e finalizzati al miglioramento del benessere mentale (in questo caso, l’aumento è stato, su scala decennale, pari al 155%).
Crescono le quote rosa
Il mondo degli integratori sta facendo scuola sotto diversi punti di vista, insegnando come è possibile cavalcare l’onda di un successo senza mai perdere di vista le leve che permettono di innovare sia il prodotto in sé, sia la filiera che lo vede protagonista.
Un altro dato degno di nota riguarda l’aumento delle quote rosa nelle aziende del settore. A portare alla luce questo aspetto ci ha pensato Avedisco, autorevole associazione che rappresenta tutte quelle realtà aziendali attive in Italia e non solo in campo commerciale e industriale che ricorrono alla vendita diretta per i loro prodotti.
Secondo i numeri dell’associazione, nel corso dell’ultimo decennio è stato possibile apprezzare un aumento di ben sei punti percentuali, con passaggio dal 66 al 72%, del numero di incaricate alle vendite di sesso femminile nel campo degli integratori.
Cosa è cambiato nell’ultimo decennio?
Più volte, nell’ultimo periodo, gli addetti ai lavori che operano nel mondo degli integratori si sono chiesti cosa sia cambiato nel corso dell’ultimo decennio. Nel nostro Paese, che copre circa il 29% del mercato europeo, si ha a che fare con un contesto che ha visto mutare radicalmente il rapporto con la salute e l’attenzione ad essa dedicata.
Il consumatore medio è una persona che si informa e che, negli ultimi anni, ha aumentato notevolmente il consumo di integratori, arrivando anche a consigliarli ai propri familiari sulla base delle loro specifiche esigenze di benessere.
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