Venticinque anni dopo la morte del più grande autore della canzone italiana del Novecento, Mangone svela un ritratto che va oltre la superficie, esplorando il tesoro originale del pensiero anarchico e filosofico che ha guidato De Andrè lungo sentieri “eretici” e “disobbedienti”.
Mangone, con maestria artistica, cattura l’anima ribelle di De Andrè, celebrando non solo la sua musica intramontabile, ma anche la sua filosofia di vita. Il pittore trasmette il messaggio di un uomo che ha sempre camminato “in direzione ostinata e contraria”, difendendo con forza la libertà e la giustizia. In questo ritratto, l’artista mette in luce il cuore compassionevole di De Andrè, la sua capacità straordinaria di diffondere perdono e compassione tra i più deboli.
“Il suo messaggio di amore senza distinzioni è qualcosa che ho cercato di incarnare nel mio dipinto, come un tributo al suo essere ‘Uomo Probo’ di Grande Virtù. Venticinque anni dopo la sua partenza, Fabrizio De Andrè vive ancora nei nostri cuori, e attraverso la mia arte, spero di preservare il suo spirito anarchico e la sua musica intramontabile per le generazioni future.
Che questo ritratto sia un invito a riflettere sulla direzione ostinata e contraria che ha segnato la sua straordinaria vita e a continuare a difendere i valori di libertà, giustizia ed accettazione che De Andrè ha tanto amato e diffuso attraverso le sue opere senza tempo.
A dirlo è il pittore Fernando Alfonso Mangone. Attraverso la sua opera, Mangone restituisce al pubblico il ricordo del cantautore amato da tutti, senza distinzione, occupando quel posto nella direzione ostinata e contraria di cui De Andrè è stato sempre portavoce, difendendolo dallo sfruttamento e dall’emarginazione.