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Dimensionamento scolastico, Comune di Salerno: “Nessun istituto chiuso e nessun alunno trasferito”

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“Facciamo chiarezza sul dimensionamento scolastico imposto dal Governo Meloni. Salerno è vittima dei drastici tagli del Governo Meloni contro i quali la Regione Campania aveva anche proposto un ricorso respinto dalla magistratura. Salerno, come tutti i comuni italiani, è vittima di una mannaia sociale contro la quale continueremo a batterci in ogni sede. Il Comune di Salerno è dunque costretto, dal Governo e dalle sentenze della magistratura, a metter in atto il piano di dimensionamento scolastico che, si capisce fin dalla premessa, comporta inesorabilmente problemi e difficoltà”.
E’ quanto si legge in una nota giunta da Palazzo di Città.
“L’impegno del Comune di Salerno, tuttavia, in costante ascolto e dialogo delle esigenze delle varie comunità scolastiche nei quartieri cittadini, ha ottenuto fino ad oggi risultati importanti: nessuna scuola sarà chiusa in tutto il territorio comunale, nessun alunno sarà trasferito perché i plessi scolastici resteranno pienamente operativi, nessun servizio ed attività curriculare/extracurriculare sarà interrotto ed il lavoro messo in atto dall’amministrazione consentirà altresì di tutelare massimamente dirigenti scolastici e personale docente e non docente”.
“Tutte le segreterie resteranno aperte ed operative. Peraltro la creazione di alcuni istituti con maggior numero di iscritti diventerà nei prossimi anni un elemento di forza per scongiurare ulteriori tagli. Così facendo abbiamo ridotto al minimo i problemi rispetto ad una coperta che comunque resta cortissima. Comprendiamo che il dimensionamento Meloni determina qualche malumore, disagio e difficoltà”.
“Ed il Comune di Salerno è pronto a continuare a fare la sua parte per tentare, con le proprie forze, di fronteggiare tali problematicità in spirito di condivisione e fattiva collaborazione con il personale docente e non docente, le famiglie e gli alunni che restano la nostra priorità. L’attuale piano di dimensionamento riteniamo sia il meno doloroso possibile. Resta aperto il dialogo ed il confronto per l’immediato e per il futuro anche in considerazione dell’evoluzione demografica della popolazione scolastica nei prossimi anni”.
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