“Era necessario – continua – procedere ad una completa riqualificazione dell’area molto frequentata e trafficata. Il Comune di Salerno, su istanza del privato proprietario della palazzina, ha concesso il permesso per demolire il rudere e ricostruire un altro immobile secondo i dovuti parametri urbanistici. Dopo aver compiuto tutte le verifiche previste da leggi e regolamenti vigenti, tale permesso è stato rilasciato dal Comune di Salerno il 12 gennaio 2023 e, come prevede la Legge, è stato sottoposto al parere della Soprintendenza”.
“La Soprintendenza, in data 6 novembre 2023, ha dato parere favorevole con l’unica prescrizione a cura del privato (proprietario e ditta esecutrice) di garantire, con la presenza di un archeologo incaricato in cantiere, non l’integrità della palazzina, su cui non esiste alcun vincolo, bensì di tutelare l’area di sedime sottoposta a vincolo archeologico. Si è dunque potuto procedere alla demolizione quale primo passo di un programma di riqualificazione urbanistica della zona che ne migliorerà la vivibilità e la sicurezza sia con investimenti privati come per la palazzina sia con investimenti pubblici.
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