“Non riduce in nessun modo il problema delle famiglie e delle imprese”, ha detto chiaramente la presidente dell’Ance Federica Brancaccio: la soluzione che ha proposto il decreto del governo è di eliminare completamente la possibilità di ricorrere al 110% per le spese effettuate nel 2024, ora che il bonus è sceso al 70%. Tuttavia, chi decide di interrompere i lavori (magari perché non può pagare quel 30% delle spese rimanente) non dovrà restituire i crediti che aveva ottenuto negli scorsi anni. Questa è la principale concessione agli edili, che è mirata a eliminare i contenziosi tra aziende e committenti.
Una soluzione che secondo Ance “rischia piuttosto di favorire l’abbandono dei cantieri e le opere incompiute”.
I condomini con cantieri ancora aperti sarebbero circa 40mila, che per l’associazione equivale a circa 350mila famiglie e contratti per 28 miliardi di euro.
Ciò che servirebbe, piuttosto, è una proroga che permetta di detrarre ancora le spese effettuate fino al 29 febbraio 2024.