Zanoli e Basic si aggregano e, in attesa di altri rinforzi, mister Inzaghi attende buone notizie dallo staff sanitario anche per quanto riguarda gli acciaccati. Gyomber viaggia spedito verso il recupero, mentre Kastanos potrebbe accomodarsi almeno in panchina. Per la gara contro il Genoa, dunque, il tecnico granata avrà un po’ più di scelta per quanto riguarda la composizione dell’undici titolare. Possibile la conferma del 3-4-2-1, ma l’ipotesi 4-3-2-1 non è da scartare a priori, così come la possibilità di rinunciare inizialmente ad una delle sottopunte per inserire un centrocampista (di qualità) in più. Ad oggi l’ipotesi 3-4-2-1 sembra la più probabile. In caso di difesa a tre, si potrebbe registrare la conferma di Gyomber, Lovato e Fazio. A sinistra ci sarà Bradaric, mentre a destra Pierozzi potrebbe essere preferito a Sambia (con Zanoli terzo incomodo). In mezzo al campo potrebbe toccare a Legowski e Maggiore, al rientro dopo aver scontato un turno di squalifica, con Basic pronto all’occorrenza. Se fossero due le sottopunte, in avanti sarebbero riproposti Tchaouna e Candreva alle spalle di Simy. Martegani è il dubbio principale di Inzaghi: l’argentino non è dispiaciuto nel corso del derby e con lui in campo, la Salernitana potrebbe rinfoltire la mediana con un elemento bravo anche a proporsi nella metà campo avversaria (magari col solo Candreva a giostrare alle spalle di Simy). Il rebus verrà sciolto dal tecnico piacentino nei prossimi allenamenti, tutto dipenderà dal tipo di partita che vorrà impostare l’allenatore della Salernitana per lo scontro salvezza coi liguri. Più indietro i vari Ikwuemesi, Botheim e Stewart. Pirola rientrerà ad inizio febbraio, Dia prova ad accelerare (mercato permettendo, vorrebbe provare a rientrare contro la Roma). Da ieri anche Mikael, che si è sottoposto alle visite mediche, ha iniziato a svolgere lavoro differenziato, ma al momento sembra quantomeno improbabile il suo inserimento in lista viste le dichiarazioni rilasciate da Sabatini sul brasiliano.
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