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Terzo mandato, De Luca-Emiliano: “Ci dovete sopportare per altri 200 anni”

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Sul terzo mandato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca non lascia, ma raddoppia. Il governatore sfida il Pd e il veto di Elly Schlein: «Noi andiamo avanti di qui all’eternità, per quello che ci riguarda il terzo mandato scatta dopo il recepimento della norma nazionale», taglia corto De Luca.

DE LUCA: «IL FUTURO DEL PD NON È SCRITTO». A Bari il presidente campano cementa l’asse politico con il collega pugliese, Michele Emiliano e torna ad attaccare il Pd. L’occasione è la presentazione del suo libro “Nonostante il Pd”, dove De Luca ribadisce che il Pd «deve essere un partito serio e deve avere un programma politico tale da persuadere la maggioranza politica del Paese. Se l’obiettivo è governare l’Italia. Se l’obiettivo, invece, è dare vita a un partito che è una via di mezzo tra Lotta continua e lo Zecchino d’Oro, va bene così».

NON È RIUSCITA L’IDEA PER LA QUALE È NATO. De Luca spiega che «il Pd è nato con l’idea di un partito che sintetizzasse le grandi culture politiche del nostro Paese. Questa operazione, ancora oggi, non è riuscita. Nel corso degli anni, il Pd ha espresso, nella mia lettura, il peggio della Dc e del Pci».

PATTO DE LUCA-EMILIANO. A sottolineare come «l’unità di azione tra le nostre Regioni è importantissima» è invece Emiliano. «Io ed Enzo aggiunge stiamo combattendo una battaglia complicata. Io stesso alla fine ho dovuto cedergli il confronto con Raffaele Fitto perché io non riuscito, per affetto verso Raffaele, a dirgli quello che invece tu sei riuscito a dirgli», dice rivolgendosi a De Luca. Che annuisce e rilancia: «Domani mattina quereliamo Fitto, presentiamo un esposto alla magistratura civile, contabile e penale», sul tema dei fondi europei di sviluppo e coesione.

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