Matteo Bassetti, virologo e direttore della clinica Malattie Infettive dellʼOspedale San Martino di Genova, torna a parlare di quanto accaduto durante la pandemia del 2020 nel corso di un’intervista a Radio Cusano Campus nel programma condotto da Gianluca Fabi e Roberta Feliziani “L’Italia s’è desta”.
“In risposta a questa assenza ci siamo tutti organizzati autonomamente e questo è quello che non deve succedere”, ha ribadito Bassetti. “Lo abbiamo fatto in tanti ma non bisognerebbe lasciare tutto alla singola iniziativa: dev’esserci un piano coordinato dove si affronta un’infezione allo stesso modo in tutto il paese. Credo che Francesco Vaia abbia lavorato molto bene e dobbiamo tutti sostenerlo, e ricordiamo che il piano pandemico non è un piano politico”.
E sullo stato di preparazione dell’Italia a una possibile futura pandemia, Bassetti ha risposto: “Certamente oggi abbiamo un piano pandemico dove c’è nero su bianco che cosa bisognerebbe fare. La palla ora passa alle regioni perché la sanità è regionale e quindi ci sarà bisogno di risorse. Dopodiché la fragilità del nostro sistema sanitario è sempre quella, e purtroppo non è che in 4/5 anni puoi rivoluzionarla”, ha voluto sottolineare. “Una delle cose che ha funzionato meno era sicuramente l’assistenza sul territorio, ossia quella fuori dall’ospedale che in qualche modo mancava. Ci vuole un potenziamento della sanità territoriale perché non si può, anche per una nuova eventuale futura infezione, lasciare tutto agli ospedali”.
Infine, sull’operato dell’attuale governo, il virologo Bassetti ha dichiarato: “Sono dell’idea che questo governo stia lavorando molto bene; ricordiamo che, dopo quasi 5 anni, chi ha firmato il nuovo contratto di lavoro dei medici e degli infermieri è stato questo governo, quello di prima si era ben guardato dal firmare un aumento salariale per noi medici. Ci stanno provando, non è facile”, ha concluso Bassetti.
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