E’ quanto si legge nella nota a firma del segretario nazionale Enzo Marco Letizia dopo le tensioni allo stadio Arechi tra i supporters di Salernitana e Genoa, prima dell’inizio della partita.
“Gli ultras – spiega la nota dell’associazione – si sono resi subito protagonisti di un fitto lancio di bombe carta e fumogeni, iniziato già sui binari della stazione ferroviaria di Salerno, ed hanno intonato ripetutamente cori discriminatori ed altri cori offensivi.
Anche durante il servizio di scorta dalla stazione allo stadio, con l’utilizzo di navette dedicate, gli ultras del Genoa hanno determinato il necessario intervento delle forze di polizia, continuando a lanciare fumogeni e bombe carta dai finestrini degli autobus, e cercando di scendere dai mezzi, avvalorando l’idea che le condotte aggressive erano state premeditate.
Ulteriori momenti di tensione si sono registrati all’arrivo dei tifosi ospiti all’esterno del settore loro dedicato, quando un gruppo di tifosi locali ha cercato di forzare i cancelli di separazione tra i settori, nel chiaro intento di venire a contatto con i genoani“.
“Solo grazie al professionale e rapido intervento delle forze dell’ordine schierate, che hanno respinto i tifosi granata, si è impedito che le due tifoserie venissero a contatto, ma ne è scaturito un lancio di bombe carta e fumogeni, uno dei quali ha colpito un’auto della Polizia di Stato che è stata interessata da un principio d’incendio – la denuncia dell’associazione -. Al termine dell’incontro, i tifosi genoani sono stati accompagnati con le stesse navette alla stazione ferroviaria per il ritorno a Genova.
Lungo tutto il tragitto fino alla stazione ferroviaria, gli ultras genoani hanno in più occasioni bloccato la funzionalità degli autobus azionando i dispositivi di emergenza di apertura delle porte, al fine di scendere dai mezzi e cercare un contatto con i tifosi locali“.
Il presidente Letizia ribadisce la necessità di adottare provvedimenti punitivi nei confronti dei facinorosi.