Accanto alla fortezza, si intravede l’ascensore che è stato costruito per rendere accessibile questo spazio che, negli anni, ha assunto le più disparate forme, da teatro a sala per cerimonie e feste, e che ora resta uno dei beni della città vuoti e lasciati all’abbandono.
In realtà, il prato attorno al fortino è sorprendentemente curato, a differenza delle varie infrastrutture che sono state aggiunte negli anni recenti, dalla scala agli elevatori, che sono in piena decadenza.
La gestione della Carnale è stata affidata dalla Giunta regionale all’Agenzia regionale Campania per il turismo dopo la riorganizzazione e la cancellazione degli Ept.
Il bene resta comunque chiuso e non fruibile. E il suo futuro resta un’incognita.