A fari spenti – come riporta il sito web ladenuncia.it – Gesac sta alacremente lavorando per sottoscrivere quanti più contratti possibili con le compagnie.
E’ verosimile che, nelle interlocuzioni, essa proponga il ‘sistema aeroportuale campano’ strutturato su due piste, due parcheggi. Non quindi, due aeroporti in due città diverse. D’altronde per viaggiatori provenienti da Sidney, da Copenaghen o Istanbul e diretti a Capri, alla Reggia di Caserta, in Costiera Amalfitana o a Pompei non saranno certo gli 80 chilometri di distanza tra i due scali a fare la differenza.
La conferma che Salerno abbia una grandissima potenzialità arriva direttamente dal fondatore e Ceo di uno dei maggiori vettori mondiali.
“Ryanair – conferma O’Leary durante una chiacchierata con il Corriere – sta studiando anche la possibilità di volare all’aeroporto di Salerno, che dovrebbe aprire a luglio e che ha già registrato l’interesse di EasyJet.
Di fatto si ridurrebbero a tre gli scali italiani dove la low cost non vola, mentre è presente nel resto del Paese: due per limitazioni tecniche delle piste troppo corte per i Boeing 737-800 (Firenze, Foggia) e una per decisione commerciale (Milano Linate)”.
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