È un momento particolare quello che stanno vivendo i consumatori. La fine del mercato tutelato ha scatenato la corsa dei call center a conquistare nuovi clienti per le compagnie energetiche. Una ricerca che non sempre è corretta, come dimostrano le continue segnalazioni raccolte dagli Sportelli dell’associazione Codici.
“Nelle ultime settimane – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – abbiamo registrato un aumento importante di segnalazioni da parte di consumatori che lamentano offerte commerciali poco chiare o, peggio ancora, l’attivazione di contratti non richiesti. I call center promettono risparmi consistenti che in realtà non esistono, prefigurano aumenti catastrofici anche in questo caso tutti da verificare e così facendo mettono il cliente di fronte ad un bivio in una sorta di ultimatum a cui bisogna rispondere sul momento. È un comportamento scorretto, che gioca sulla poca informazione che sta accompagnando il passaggio dal mercato tutelato a quello libero e sull’ansia e la preoccupazione che gli operatori cercano di trasmettere ai clienti.
È per questo che invitiamo i consumatori a fare attenzione a queste chiamate. L’iscrizione al Registro pubblico delle opposizioni è uno strumento di difesa utile, ma è bene adottare anche alcuni accorgimenti. Ad esempio, è consigliabile non sottoscrivere contratti al telefono, ma farsi inviare per e-mail una copia dell’offerta così da poterla valutare con calma, avvalendosi anche del Portale Offerte di Arera. Non è un quiz, non è una sfida a tempo, sono scelte da prendere con calma e ragionando. Bisogna fare attenzione, inoltre, alle risposte che si forniscono. Telefonate che iniziano con una proposta commerciale possono trasformarsi in nuovi contratti senza il consenso dell’utente, che magari scopre di essere passato ad un altro fornitore quando arriva la bolletta. Questo accade perché un ‘sì’ pronunciato nel corso della chiamata viene estrapolato dal contesto ed utilizzato per attivare la nuova fornitura. Lo ripetiamo, bisogna fare attenzione. Con la fine del mercato tutelato ed il passaggio al mercato libero purtroppo per i consumatori i rischi e le trappole stanno aumentando”.
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