Il Comune di Amalfi, guidato dal Sindaco Daniele Milano, commemora le vittime dell’Olocausto attraverso la scuola e la cultura. Spazio alla creatività dei ragazzi, in tutte le sue forme artistiche, per rielaborare uno dei momenti più oscuri e tragici della Seconda Guerra Mondiale, ma soprattutto per aprire un dialogo sull’attualità e sui conflitti in corso nel contesto internazionale.
«Come afferma la senatrice a vita, Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, “l’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte” – afferma la Consigliera alla Cultura e agli Eventi del Comune di Amalfi, Enza Cobalto – Da anni abbiamo deciso di celebrare questa giornata non in forma retorica, ma attraverso l’educazione e la creatività dei nostri giovani, bandendo il Concorso dedicato alle scuole. Siamo sorpresi dall’intensità degli elaborati che ogni anno vengono prodotti: educare al rispetto dei popoli è la nostra missione. Auspichiamo che questa giornata di ricordo possa invitare i ragazzi ad una riflessione più profonda di inclusione e solidarietà, contro ogni forma di crudeltà o razzismo, in un momento storico molto delicato, con l’orrore delle guerre in corso nei diversi continenti, come se la storia passata non avesse insegnato nulla. Il messaggio di pace deve elevarsi in maniera ancora più potente».
Le parole di speranza riprese da Anna Frank sono state selezionate come motivo ispiratore e tema base che dovrà guidare le scuole che aderiranno al nuovo Concorso: “È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo”.
Anna, un’adolescente come tanti vittima di una tragedia senza paragoni, l’Olocausto di sei milioni di ebrei (e non solo), che può lasciare agli adolescenti di oggi (anche così fragili, così chiusi in se stessi, a volte disincantati o rassegnati rispetto alla realtà che li circonda) un’incredibile testimonianza di vita: dentro ciascun uomo ci può essere del bene. Allora, vale la pena ancora oggi, nonostante gli errori e gli orrori dell’odio e delle guerre si ripetano come se non ci fosse memoria del passato, di credere nell’uomo?
«Il Concorso “L’immagine della Memoria. In ricordo delle vittime della Shoah” si pone come invito all’approfondimento e alla riflessione sulla Shoah, al fine di favorire la consapevolezza di quanto accaduto durante il tragico evento, affinché il ricordo delle vittime rimanga sempre vivo nel tempo, attraverso la conoscenza e la ricostruzione dei fatti che vennero vissuti in occasione degli eccidi nazisti. È un monito contro l’indifferenza, vista attraverso lo sguardo sensibile dei nostri giovani studenti – prosegue la Consigliera alla Cultura e agli Eventi del Comune di Amalfi, Enza Cobalto – Obiettivo è mettere gli alunni e le alunne nella condizione di conoscere gli eventi storici attraverso la ricostruzione dei fatti che vennero vissuti in occasione degli eccidi nazisti, attraverso il coinvolgimento creativo. Tutti gli amalfitani, inoltre, in questi giorni potranno rivolgersi anche alla Biblioteca Comunale per approfondire il tema con una vasta selezione di opere della letteratura mondiale». Come Anna scrive in un passaggio del suo diario: “Viviamo tutti con l’obiettivo di essere felici; le nostre vite sono diverse, eppure uguali”. Questo messaggio, oggi quanto mai attuale e necessario, dovrebbe cambiare il nostro sguardo sull’umanità e aprirci ad atteggiamenti concreti e consapevoli di rispetto, accoglienza, tolleranza, inclusione».
Nell’ambito delle azioni realizzate su tutto il territorio nazionale in occasione della Giornata Internazionale della Memoria, il Comune di Amalfi, in collaborazione con il Centro di Cultura e Storia Amalfitana e la Biblioteca Comunale “Pietro Scoppetta”, ha bandito per l’anno scolastico in corso la terza edizione del Concorso “L’immagine della Memoria. In ricordo delle vittime della Shoah – a.s. 2023/2024” rivolto a tutte le studentesse e gli studenti frequentanti le classi quarta e quinta delle scuole primarie e tutte le classi delle secondarie di primo e secondo grado presenti sul territorio di Amalfi.
In contemporanea, è stata allestita una sezione dedicata in Biblioteca Comunale, arricchita da nuove acquisizioni di volumi, che vanno a consolidare la Collezione dedicata alla Shoah, che si compone di un totale di 44 capolavori nazionali e internazionali, a delineare una vasta letteratura e un percorso critico, attraverso testimonianze dirette di sopravvissuti e analisi critiche della più grande deportazione e eccidio umano, a partire dai libri simbolo di Primo Levi.
«Perdere il passato significa perdere il futuro – sottolinea l’Assessore all’Infanzia e all’Istruzione Francesca Gargano – La memoria dell’orrore della Shoah è determinante per non ripetere stragi di uomini e popoli come quella dello scorso Novecento. Noi non possiamo restare indifferenti. Trasferire questa memoria alle nuove generazioni, in sinergia con le scuole, significa coltivare la speranza in un mondo migliore. Perché, come scrive Primo Levi “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”».
Gli studenti, ispirandosi al pensiero di Anna Frank, sono chiamati a realizzare progetti creativi
inediti, attraverso i diversi linguaggi: gli elaborati potranno articolarsi in ricerche, saggi, articoli di giornale, poesie, racconti brevi, fumetti, disegni, opere di pittura/scultura, attività musicali, fotografie, cortometraggi, spot, campagne pubblicitarie, utilizzando più forme e canali espressivi, comprese le tecnologie informatiche a disposizione (simulazioni di blog, siti web, profili sui social network).
LE ACQUISIZIONI IN BIBLIOTECA COMUNALE
1. Thomas G. Fraser, Il conflitto arabo-israeliano
2. Edith Bruck, Il pane perduto
3. Denis Avey, Auschwitz: ero il numero 220543
4. Gabriella Nobile e Fabien Cordera, Sette giorni per diventare amici
5. Lia Levi, Tutto quello che non avevo capito. Una bambina e basta cresce
6. Lia Levi, Da quando sono tornata
7. Ari Folman e Lena Guberman, Dov’è Anne Frank
8. Anilda Ibrahimi, Il tuo nome è una promessa
9. Bruno Bauer, Karl Mark, La questione ebraica
10. Giorgio Israel, La questione ebraica oggi : i nostri conti con il razzismo
11. Stefania Bartoloni (a cura di), A volto scoperto : donne e diritti umani
12. Pam Jenoff, La ragazza con la stella blu
13. Nicoletta Bortolotti, Oskar Schindler il giusto
14. John Boyne, Il bambino con il pigiama a righe
15. Marie-Anne Matard-Bonucci, L’ Italia fascista e la persecuzione degli ebrei Condividi
16. Raul Hilberg, La distruzione degli ebrei d’Europa
17. Liliana Picciotto, Salvarsi : gli ebrei d’Italia sfuggiti alla shoah, 1943-1945 : una ricerca del Centro di documentazione ebraica contemporanea
18. Primo Levi, I sommersi e i salvati
19. Renato Moro, La Chiesa e lo sterminio degli ebrei
20. Francisco Bethencourt, Razzismi. Dalle crociate al XX secolo
21. Walzer, Sulla tolleranza
22. Liliana Segre, Ho scelto la vita. La mia ultima testimonianza pubblica sulla Shoan
23. Piera Sonnino, Questo è stato. Una famiglia italiana nei lager
24. Voltaire, Trattato sulla tolleranza
25. Silvana Patriarca, Il colore della Repubblica
26. Michela Ponzani, Guerra alle donne. Partigiane, vittime di stupro, «amanti del nemico» 1940-45
27. Eva Mozes Kor, Le gemelle di Auschwitz
28. Annette Wieviorka, Auschwitz spiegato a mia figlia
29. Primo Levi, La tregua
30. Romain Gary, La vita davanti a sé
31. Primo Levi, L’ultimo Natale di guerra
32. Federico Faloppa, #Odio : manuale di resistenza alla violenza delle parole
33. Anna Stuart, L’ infermiera di Auschwitz
34. Theodor W. Adorno, Contro l’antisemitismo
35. Alina e Jacques Peretti, La bambina senza la stella
36. Gabriele Nissin, Auschwitz non finisce mai
37. Walter Veltroni, La scelta
38. Thomas Geve, Il ragazzo che disegnò Auschwitz
39. Locke, Lettera sulla tolleranza
40. Ermal Meta, Domani è per sempre
41. Primo Levi, Così fu Auschwitz. Testimonianze 1945-1986
42. Sami Modiano, Per questo ho vissuto. La mia vita ad Auschwitz-Birkenau e altri esili
43. Dieter Schlesak, Il farmacista di Auschwitz
44. Enzo Traverso, Auschwitz e gli intellettuali. La Shoah nella cultura del dopoguerra
Commenta