Ancora una sconfitta immeritata per la Salernitana, che si arrende alla Roma, nella seconda sfida consecutiva all’Arechi, dinanzi agli occhi increduli dei tifosi granata che si aspettavano di un cambio di rotta e qualche punto in più in tasca. Ed invece anche questa volta la squadra di Inzaghi esce a mani vuote dal campo. Eppure la Salernitana gioca, mette sotto una big, ma sono di nuovo gli avversari ad avere la meglio, con un rigore ed un solo tiro in porta. La squadra di De Rossi soffre, ma vince 2-1. Per i granata questa è la quarta sconfitta di fila di questo mese di gennaio nerissimo, iniziato male e finito peggio. In continua emergenza. La Salernitana perde pezzi, non recupera pedine, anzi. Il solo riacciuffato Kastanos, andato pure a segno nella mezz’ora giocata, ha finito in affanno e probabilmente alle prese con nuovi o vecchi guai fisici. Noie in vista anche per Gyomber. La lista degli indisponibili rischia di allungarsi, con l’allenatore granata costretto a fare l’appello di volta in volta. Ed è sempre lui a finire sul banco degli imputati. Nonostante tutto, però, la squadra mostra coraggio, produce, ma non raccoglie, perché, com’è ormai noto anche alle pietre, ha dei limiti. Perché se Simy salta controtempo sul cross di Candreva, non c’è allenatore che possa fare la differenza, soprattutto se di alternative lì davanti non ce ne sono. Perché se si continuano a commettere ingenuità che costano rigori pesanti, non c’è tecnico che possa sistemare le cose. E di certo a far gridare allo scandalo non può essere la sostituzione di un calciatore, Basic, che non ha mai visto il campo in tutta la stagione ed è passato da zero minuti a giocarne sessanta alla seconda da titolare. La solita, schizofrenica, caccia al colpevole rimane un esercizio sterile. Le risposte, adesso, devono arrivare dalla società e dal mercato. Servono uomini in grado di sopportare il peso della battaglia che si annuncia nelle prossime settimane. La Salernitana saluta Lovato e Daniliuc ed accoglie Boateng, con la speranza che le ultime 72 ore di fuoco prima del gong possano portare in dote giocatori utili alla causa. Poi non resta che combattere. Fino alla fine.