“Come annunciato – ha dichiarato il Sindaco Pasquale Aliberti – nella conferenza stampa di lunedì scorso, nella quale abbiamo chiarito in che misura il Tar Campania ha accolto il ricorso dell’Asl avverso l’ordinanza da me firmata per intimare alla stessa Asl e alla Regione Campania il ripristino dell’emergenza sul territorio di Scafati, ho invitato con una nota protocollata i sindaci della Campania ad un tavolo di confronto sul tema Sanità.
La sentenza del Tar Campania riporta quale motivazione dell’annullamento del mio provvedimento l’impossibilità di un singolo Sindaco di fronteggiare con una ordinanza una problematica che non è circoscritta al solo territorio del comune di Scafati e che invece, investe l’intero territorio di competenza dell’Asl. Una motivazione che conferma una emergenza che non è soltanto scafatese ma che riguarda un’area e un’estensione territoriale più ampia.
Per cui proporrò ai sindaci un’ordinanza unica, firmata da tutti, sulla linea di quella già da me emanata, così da non ‘sconfinare’ e includere tutti i territori in quel ripristino dell’emergenza, per poi programmare insieme una grande manifestazione a Palazzo Santa Lucia sulla Sanità, vista anche la sentenza del Tar di Salerno n.556. Chiedo ai sindaci della Campania di unirci per garantire la Sanità e l’emergenza ai nostri cittadini. Intanto negli ultimi giorni si sta consumando l’ennesima beffa per l’Ospedale di Scafati.
Il decreto del 22 gennaio 2024 della Regione Campania individua l’Asl come azienda pilota per l’indizione del Concorso Unico Regionale per il reclutamento di 319 dirigenti medici di medicina d’urgenza, esclude il Mauro Scarlato e revoca tutti i concorsi dove non è stata svolta almeno una prova. Per cui il P.O. di Scafati non solo non viene incluso nel nuovo decreto ma dovrebbe come chiesto dallo stesso veder annullato il concorso pubblicato ad hoc, recluta più di 300 medici ai quali sarà lasciata la scelta di decidere dove andare. In conclusione, è ancora una volta, a prescindere dalla legge, il Presidente della Regione a decidere cosa aprire e cosa no, continuando a difendersi dietro alla mancanza di medici e alla non disponibilità di quelli reclutati ad andare in determinati ospedali. E’ un grande abuso di potere”.