Oggi sosterrà le visite mediche e poi si aggregherà ai nuovi compagni al centro sportivo Mary Rosy per l’allenamento di rifinitura prima della trasferta di domani a Torino.
Il giocatore – come riporta il sito web leggo.it, riprendendo un articolo del ilmattino.it – si è portato dietro anche un bagaglio di polemiche e critiche per le sue prese di posizione sul conflitto tra Israele e Hamas e i pesanti bombardamenti dello stato ebraico sulla Striscia di Gaza.
«Distruggere. Stringere. Schiacciare. Alla vendetta di Dio», «Qual è la ragione logica per cui 200 tonnellate di bombe non sono già state lanciate su Gaza?». E ancora: «Perché Ezael non gli spara in testa?!?», con un’immagine in cui si vede un soldato israeliano puntare il fucile verso due presunti terroristi palestinesi nudi.
Il tutto è poi stato prontamente cancellato, con il calciatore che ha scaricato le colpe sul suo social media manager.
I post incriminati gli hanno procurato denunce da parte di cittadini palestinesi residenti a Granada, accusandolo di incitamento all’odio e alla violenza.
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