“Con le nostre aziende presenti nell’area Coldiretti – spiega il direttore Tropiano – rappresentiamo circa la metà di tutto il “Made in Italy” dell’ortofrutta presente a questa manifestazione. Un mercato sicuramente positivo ma fortemente competitivo che risente di problemi legati soprattutto alla concorrenza sleale di alcuni paesi. Non essendo rispettati gli accordi di reciprocità rischiamo di sottostare alle regole europee ma di subire una concorrenza sleale dai paesi che hanno regole e costi diversi. Il risultato è che produciamo eccellenze e i consumatori acquistano prodotti esteri che costano di meno con qualità e salubrità minori”. Insomma, prospettive in chiaroscuro per il mercato ortofrutticolo italiano che arriva a Berlino proprio con l’obiettivo di avviare nuovi contatti con buyers esteri e di consolidare e ampliare i rapporti con i mercati europei.