“I fondi sviluppo e coesione sono bloccati da un anno e mezzo, senza nessun motivo reale – spiega intervenendo ad un convegno alla 50ma edizione del Nauticsud -. E’ una vergogna nazionale, il Sud è tradito e calpestato. Abbiamo oggi opportunità di lavoro che non possiamo cogliere perché le risorse sono bloccate, tutto il mondo della cultura e dello spettacolo è paralizzato, le opere stradali sono bloccate. Mi pare evidente che siamo di fronte ad un tentativo di rapina di risorse del Sud o di discriminazione politico-istituzionale. Sono fondi destinati al Mezzogiorno non a qualche ministro”.
E aggiunge: “Sarebbe bene che anche le donne e gli uomini del Sud facessero capire che quando si sta al governo non si gestisce una bottega di famiglia ma si ha il dovere di rispettare i territori e le istituzioni”.
Riguardo alla manifestazione di venerdì a Roma con l’Anci, De Luca ha detto che “abbiamo fatto la richiesta” di incontrare il governo, ma “non è che non dormiamo se non parliamo con qualcuno del governo… Andremo, in delegazione Ministero della Coesione o a Palazzo Chigi e chiederemo una data: quando diavolo sbloccate i fondi? Vogliamo una data perché tutte le motivazioni che hanno addotto sono vergognosamente strumentali e spesso sono fondate su dati consapevolmente falsi. Quindi chiederemo una data: quando arrivano le risorse per creare lavoro al Sud, infrastrutture e per non paralizzare tutto il mondo dello spettacolo e della cultura. Vediamo se rispondono. Il 16 febbraio ci saranno tanti amministratori locali. Ci sono 200 Comuni campani che rischiano di andare in dissesto se non avremo queste risorse”.
“Nessuno, né la Meloni né i ministri, ha risposto nel merito dei problemi che ho sollevato; ci auguriamo che questa settimana qualcuno, chiedendo un aiuto anche al mondo dell’informazione, parli nel merito”. Così il governatore campano Vincenzo De Luca, sulle polemiche con il governo in merito ai fondi di coesione e al Sud riferendosi anche alla manifestazione di venerdì a Roma, promossa insieme all’Anci. Parlando a Napoli al Nauticsud, De Luca ha aggiunto: “Prendiamo atto con soddisfazione che si sono svegliati, si è aperto un dibattito nazionale. Fino a ieri nessuno sapeva che abbiamo miliardi di euro trattenuti per l’inefficienza del governo nazionale”.
Sulle polemiche nate dal linguaggio utilizzato per la querelle sui fondi di coesione e il Sud, il governatore campano Vincenzo De Luca non risparmia critiche al suo partito. “Sono ‘commosso’ pure per il Pd – dice rispondendo ai giornalisti a margine del Nauticsud – sono altre stupidaggini. Qual è il linguaggio appropriato che avrei dovuto usare dopo un anno e mezzo di prese in giro? Hanno sbagliato alcuni del Pd a parlare di turpiloquio. Non conoscono loro la lingua italiana”. Secondo De Luca – che ha rimarcato l’importanza dell’annunciata manifestazione del 16 febbraio a Roma – “c’è un linguaggio forte, di battaglia politica di fronte a gente che sta togliendo il pane ed il lavoro al Sud. Poi se il Pd intende fare la battaglia da ‘pipì’ la faccia, noi facciamo la battaglia adeguata all’urgenza dei problemi sociali che abbiamo”. Ha aggiunto il governatore: “Dopo un anno e mezzo di blocco – e ancora oggi non ci dicono il perché – credo sia il minimo combattere e alzare la voce; se non avessi alzato la voce non avrebbero parlato del Sud e della Campania né quelli del governo né quelli dell’opposizione”.
“Venerdì prossimo ricorderemo anche alla Meloni che non sta gestendo una bottega di famiglia ma risorse che appartengono al Sud, a cominciare dai fondi del programma complementare, fondi della Campania”: lo ha detto il governatore Vincenzo De Luca, aggiungendo: “Hanno perso un anno e mezzo di tempo in una palude burocratica; questo doveva essere il governo della sburocratizzazione, dell’aiuto alle imprese”. Riferendosi alla Zes Unica per il Mezzogiorno, De Luca ha utilizzato il termine ‘peracottari’, parlando del governo per le scelte fatte: “La Zes Unica ha bloccato tutto; la Zes Campania funzionava benissimo. La Meloni deve rispondere nel merito per quale motivo sono bloccati fondi che tolgono lavoro al Sud. Tutte le cose che hanno detto in un anno e mezzo e anche ieri sono stupidaggini”, ha concluso De Luca.
Saranno 100 i milioni di euro che la Regione Campania metterà a disposizione, con i fondi di coesione e sviluppo, per investimenti e aree portuali e miglioramenti degli attracchi della nautica da diporto. Lo ha annunciato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, all’incontro con gli imprenditori della filiera nautica italiana di AFINA in occasione del Nauticsud, nella Mostra d’Oltremare a Napoli. “Siamo di fronte ad un muro di gomma, da oltre un anno e mezzo attendiamo dal Governo lo sblocco dei fondi coesione e sviluppo per oltre 6 miliardi di euro destinati alla Regione Campania e altro un miliardo e 300 milioni per i fondi di programmazione complementare – ha detto De Luca – Pare che ora finalmente qualcosa si muova, ma questo ritardo genererà un ulteriore perdita di tempo che significa attivare i progetti con tre anni di ritardo rispetto a quanto si poteva fare. La cantieristica è una risorsa della regione e così anche l’intera filiera in chiave di economia e posti di lavoro. Perciò 100 milioni di euro, dei fondi indicati, saranno destinati ad investimenti per le aree portuali e miglioramenti degli attracchi per la nautica da diporto”. Soddisfatto Gennaro Amato, presidente dell’Associazione Filiera Italiana della Nautica, che in collegamento video durante il convegno con il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, aveva già incassato un valido giudizio: “Quello che stiamo facendo in collaborazione con voi è importante (Salone Nautico Internazionale di Bologna), perché certamente la Campania, in particolare, ha una supremazia in questo settore che è riconosciuta da tutti. L’aver creato questo gemellaggio per noi, con i saloni di Afina, Nauticsud e Navigare, sta diventando sempre più importante”. Amato ha annunciato che a marzo AFINA incontrerà il premier Meloni: ‘C’è il rischio default per il settore”. De Luca ha ancora affermato: “Oggi esiste una situazione interessante, che può consentire un’azione di tutte le forze politiche, private, imprenditoriali e degli istituti di credito”. E Amedeo Manzo, presidente della BCC, ha confermato l’impegno dell’istituto di credito per sostenere con appositi interventi il settore.
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